Rissa in campo e fuori in Bosaro-Anguillara Inflitti quattro Daspo

Calcio Seconda Categoria. Partite e stadi vietati anche al padre di Luca Capuzzo, colpito con un pugno al naso
ANGUILLARA VENETA. Rissa tra calciatori, dirigenti e pubblico. Un pugno in volto ad un giocatore. E ancora: gara sospesa, carabinieri in campo, maxi-squalifiche a giocatori e dirigenti, multe su più fronti. A cinque mesi da quei fatti arriva l’ennesima “stangata”: quattro Daspo a giocatori, dirigenti e tifosi delle due squadre.


L’episodio da cui è nato tutto è la gara di Seconda Categoria del 26 febbraio scorso: in campo erano scesi i padroni di casa del Bosaro, in provincia di Rovigo, e i padovani dello Junior Anguillara Veneta. Un acceso alterco tra il numero 10 del Bosaro, Mattia Cattozzo, e alcuni tifosi padovani aveva scatenato un parapiglia, che aveva coinvolto giocatori, dirigenti e tifoserie opposte. La concitazione del momento aveva portato anche al ferimento di un calciatore dell’Anguillara, il bomber Luca Capuzzo, che si era visto arrivare un pugno dritto sul naso.


Erano dovuti intervenire i carabinieri e l’arbitro aveva interrotto la gara. A conclusione delle indagini, svolte in modo meticoloso dai carabinieri della Compagnia di Rovigo, i militari dell’Arma hanno denunciato lo scorso maggio cinque persone, tra giocatori e dirigenti responsabili del reato di rissa, segnalandoli pure all’autorità amministrativa per l’emissione di provvedimento Daspo, il divieto di accesso ai luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive.


I Daspo sono effettivamente arrivati per quattro dei cinque denunciati, tre rodigini e un padovano. Il Questore di Rovigo ha emesso il provvedimento nei confronti di Antonio Capuzzo, padre del calciatore padovano ferito, del giocatore del Bosaro Mattia Cattozzo, del presidente della società rodigina Raimondo Cattozzo e del dirigente Giorgio Quaglio. Per un anno i quattro non potranno accedere a manifestazioni sportive. Il provvedimento si somma a quelli della giustizia sportiva, che aveva inflitto la sconfitta per 0-3 ad entrambe le squadre, un’ammenda totale di 400 euro alle due società, due settimane di inibizione a svolgere ogni attività al dirigente dell’Anguillara Maurizio Beggio e soprattutto otto giornate di squalifica a Cattozzo, considerato il vero fomentatore della rissa. Due gare di stop erano state inflitte anche a Davide Drandi, capitano dell’Anguillara, per non essersi messo a disposizione dell’arbitro.


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