Ritmo e armonia, i colori dello sport

DUE CARRARE. Da Due Carrare a Polverara passando per San Pietro Viminario e Terradura, un unico immenso arcobaleno, che colora di sport la vita di piccoli grandi campioni e campionesse. Dall’aerobica alla ginnastica ritmica, dall’hip-hop al karatè, fino al pattinaggio artistico e al minibasket, la Polisportiva Arcobaleno Due Carrare abbraccia un’intera filiera di sport considerati erroneamente “minori”, ma che al di là di tante etichettature o stigmatizzazioni non hanno nulla da invidiare ad altre attività sportive. I 240 atleti e lo staff di 17 tecnici e istruttori dell’Arcobaleno Due Carrare mostrano il volto pulito dello sport, diffondendo nel territorio a sud di Padova discipline legate a ritmo, senso estetico e rigore psicofisico. «Siamo nati 16 anni fa per favorire l’alternanza tra gli altri sport presenti a Due Carrare», precisa Marino Penello, presidente dell’Arcobaleno, «È stato questo l’input, che ci ha spinto a dare visibilità ad attività sportive eterogenee. Inizialmente, proponevamo solo corsi di ginnastica per anziani. Poi, abbiamo cominciato con aerobica, ritmica, minibasket, arti marziali e pattinaggio».
Ottimi piazzamenti sono arrivati in questa stagione, grazie alle 50 pattinatrici seguite dalla responsabile tecnica Marina Breggion. Una ventina invece i podi collezionati nella ginnastica ritmica, in particolare nelle specialità di individuale e coppia organizzate con l’Us Acli, durante questa prima parte dell’anno. Ora, però, si pensa già alla gara interregionale Us Acli di domenica 4 maggio agli impianti Ca’Rasi (zona Mandria). Un’intesa sempre molto stretta quella tra polisportiva e Us Acli, che ha permesso peraltro a insegnanti e atlete di partecipare a uno stage con il tecnico federale, Luca Danesin, e Daniela Masseroni, olimpionica e campionessa mondiale. Ma il mondo della ginnastica ritmica non è proprio tutto rose e fiori. Anzi. Le 90 atlete dai 4 ai 18 anni, che praticano la ritmica all’Arcobaleno, sotto la direzione tecnica di Valerie Rasini, non imparano soltanto a esercitarsi con cerchi, palle, clavette, nastri e funi. «Con l’aiuto dei genitori», spiega Penello, «educhiamo anzitutto al rispetto regole. È capitato che molte ragazze avessero perso la fiducia: la ritmica, ma anche l’hip hop (35 i ballerini della coreografa Lisa Boaretto), sono attività in cui è determinante il responso della giuria. La decisione del giudice, però, è soggettiva e non sempre si riesce a “digerire”. Ecco perché chiediamo il supporto di mamme e papà, affinché aiutino le figlie ad accettare le difficili scelte dei giudici».
Mattia Rossetto
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