Rocchi: «Qui perché mi piacciono le sfide»

«Mi alleno da luglio, sono a disposizione. Deciderà il mister»
Di Stefano Volpe
BARON.PADOVA - CITTADELLA STADIO EUGANEO.esultanza raimondi
BARON.PADOVA - CITTADELLA STADIO EUGANEO.esultanza raimondi

PADOVA. Se è vero il detto che “segnare è come andare in bicicletta”, ovvero non lo si scorda mai, il bottino che porta in dote Tommaso Rocchi dovrebbe aiutare il Padova a scalare la ripida vetta della salvezza. I 102 gol segnati dall'ex capitano della Lazio nelle 11 stagioni nella massima serie sono una boccata d'ossigeno per il peggior reparto offensivo della B. Ma non si vive di soli ricordi e il dubbio più insistente che lascia in eredità l'ultimo acquisto biancoscudato è quello di un giocatore che, a 36 anni, deve ancora dimostrare sul campo di non essere finito. In attesa di vederlo all'opera, le prime sensazioni ricavate dalla conferenzastampa di presentazione sono incoraggianti, quantomeno sulle motivazioni del giocatore. «Il primo impatto che ho avuto con Padova è positivo perché ho grande voglia di tornare a giocare e ho trovato persone a modo, che mi hanno fatto sentire a casa», le prime parole di Rocchi pronunciate all’Euganeo. «Ora voglio solo ambientarmi il più in fretta possibile e tornare in campo. Sono molto carico e spero che arrivino presto i risultati».

Pronto da subito. Giovanile nel modo di vestire, Rocchi si presenta, all'apparenza, senza un etto di troppo: «Mi sono allenato tutti i giorni a partire dal 1º luglio con il mio preparatore, non sono fuori forma ma è ovvio che mi manchi il ritmo-partita. Spero di raggiungere il top a breve, comunque sono a disposizione da subito e sarà l'allenatore a decidere quando schierarmi». Frase di rito a cui, però, fa da contorno la voglia di entrare in punta di piedi nello spogliatoio. «Capisco che mi si chieda un ruolo importante all'interno della squadra, ma ho sempre cercato di fare le cose a modo e mi sono sempre rapportato prima con gli altri senza mancare di rispetto ai compagni. L'unico obiettivo è fare bene per questa maglia».

Leadership e gol. Il tasto sui cui si è premuto di più è proprio quello della leadership che dovrà assumere Rocchi. «Penso che la cosa più importante sia essere da esempio non solo sul campo ma anche nei comportamenti e nella professionalità che si trasmette ai compagni. Occorre prendersi responsabilità, andando sempre a testa alta, senza avere mai nulla da rimproverarsi. Se ci si riesce, è quello che gratifica di più».

La spaventa il peso di dover risollevare l'attacco?

«È una cosa che ho vissuto spesso nella mia carriera, il gol è importante, ma a 36 anni il discorso personale diventa fine a se stesso. Il mio intento è quello di far bene con il Padova».

Perché ha scelto questa squadra?

«Perché è la società che ha creduto di più in me e me l'ha fatto sentire. Questo per un giocatore è importante, le scelte vanno fatte a 360 gradi e i soldi contano sino ad un certo punto. Io mi sento un calciatore e ho voglia di giocare ancora. È normale che, se l'Inter mi avesse chiesto di rimanere, sarei rimasto, poi l'offerta che si sposava di più a ciò che cercavo era quella del Padova. Sono contento perché mi piace la sfida, l'idea di mettermi di nuovo in discussione e sentirmi importante».

Preoccupato per la classifica?

«La squadra è buona ma sta vivendo un momento di poca fiducia. Con una serie di risultati positivi potremmo avere maggiore spinta e convinzione».

Quando ci farà vedere la sua classica esultanza, in cui mostra indice e pollice?

«Spero presto. È nato tutto quando mia figlia Camilla (ha anche un maschio, Filippo ndr) aveva due anni e per indicare qualcosa non riusciva a tenere solo l'indice teso, ma alzava pure il pollice. Così ho adottato questo gesto».

Stand-by Raimondi. Rocchi indosserà la cara maglia numero 18, che Raimondi gli ha ceduto. Proprio Raimondi gli lascerà il posto nella lista dei 18 “over”, ma non andrà via, continuerà ad allenarsi a Bresseo e a gennaio (quando probabilmente verrà ceduto) gli verrà allungato di un anno il contratto in scadenza il prossimo giugno. «Ringrazio Raimondi, che ha dimostrato grande maturità», ha dichiarato il presidente Penocchio, presente all'Euganeo con i due Valentini e Secco. «Sono molto contento per questo acquisto, ci onora il fatto che Rocchi abbia scelto proprio noi».

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