Salom, è stato un errore non un guasto

Moto. Iannone bacchettato anche dal suo manager Pernat: «È indifendibile»
Il momento del contatto tra la Ducati di Andrea Iannone e la Yamaha di Jorge Lorenzo durante il Gran Premio della Catalogna, 5 giugno 2016. ANSA/SKY SPORT ++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY ++
Il momento del contatto tra la Ducati di Andrea Iannone e la Yamaha di Jorge Lorenzo durante il Gran Premio della Catalogna, 5 giugno 2016. ANSA/SKY SPORT ++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY ++

Nessun guasto meccanico, ma solo una frenata ritardata: è stata questa la tragica fatalità che è costata la vita a Luis Salom venerdì scorso durante le libere del Gran Premio di Catalogna. A queste conclusioni sono giunti i periti della Sag Team, che hanno rilevato, studiando i dati della telemetria della moto dello sfortunato spagnolo alla curva 12, "una frenata di 6 km/h più lenta del suo giro più veloce, a causa di una minore accelerazione in uscita dalla curva 11". Come fa sapere il team nella nota, questo rallentamento lo ha portato a frenare 9 metri più avanti per cercare di mantenere la corretta velocità per la curva 12. All'ingresso di quella curva c'è una irregolarità del terreno sull'asfalto conosciuta da tutti i piloti ("bump") e il ritardo nella frenata ha fatto sì che Luis mantenesse i freni tirati anche mentre passava sopra questa irregolarità, a differenza di quanto fatto nei giri precedenti in cui aveva invece rilasciato i freni. Tutto questo ha provocato l'incidente ed il tragico epilogo.

Intanto, fa discutere anche l’incidente tra Iannone e Lorenzo nella gara di domenica in MotoGp. «Io non difendo l'indifendibile. Iannone è un talento esagerato, il problema è che è nato in un team che era la sua famiglia, dove comandavano loro e la colpa non era mai loro ma degli altri. Quest'anno purtroppo siamo caduti in diversi errori», dice Carlo Pernat, manager di Iannone, pilota Ducati. Il clamoroso tamponamento del pilota abruzzese ai danni di Jorge Lorenzo ha causato la penalizzazione di Iannone sulla griglia del prossimo Gp d'Olanda, in cui partirà ultimo. «Quello in Argentina è stato un disastro totale, abbattere il tuo compagno di squadra nell'ultima curva quando sei secondo e terzo, neanche se mi danno un milione di euro dico che ci sta. In questo di Catalunya, non è che difendo l'indifendibile, però si è saputo quando siamo andati a vedere la telemetria di Yamaha che ha avuto una decelerazione di 200 metri. Iannone questa decelerazione non è arrivato a capirla, quando corri ci può stare. Io comunque gli ho detto mille volte: stai lì, Lorenzo ha avuto tanti problemi, se gli stava dietro andava a finire che prima o poi in un modo o nell'altro lo avrebbe passato».

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