Sgrigna dà l’addio al Cittadella e scrive una lettera toccante: «Vi ringrazio tutti»

Giocherà ancora due anni, Bassano e Padova possibili destinazioni
NATOLI.TIM CUP CITTADELLA-PONTEDERA.SGRIGNA
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CITTADELLA. La differenza tra un giocatore e un uomo si vede anche in queste cose. Nel momento in cui ha ufficializzato il suo addio alla maglia granata, dopo quattro stagioni e mezza (dal gennaio del 2003 al giugno 2005, con 66 presenze e 25 gol, e dal 2014 a... ieri, con 35 partite in campo e 9 reti), Alessandro Sgrigna ha voluto scrivere, di suo pugno, una lettera «per ringraziare tutto il mondo Cittadella», pubblicata nel sito della società e nella pagina ufficiale facebook, subito travolta dalle testimonianze di affetto dei tifosi.

«Sono stati 4 anni e mezzo stupendi per me, anni che mi hanno fatto crescere come calciatore, ma, soprattutto, come uomo», si legge nel testo.

«In questa grande famiglia infatti ho conosciuto persone che danno insegnamenti di vita ogni giorno, attraverso i loro modi cordiali, educati e le loro parole di conforto, anche quando le cose non vanno proprio nel modo giusto, come nella stagione della retrocessione. Voglio dare un grande abbraccio a tutti coloro che lavorano in sede: il grande Cappelletti in primis, Federico, Davide, Alberto, Lucio, Gianfranco, Maurizio, Daniele... Spero di non essermi scordato nessuno! Poi ci sono le persone di campo, che fanno in modo che non ci manchi mai nulla e che possiamo allenarci sempre al massimo. Sono eccezionali e amano questa società: Angelone, Mariano, Severino, Clara e il nostro “grande baffo” Toni. Ringrazio lo staff sanitario, con i dottori Bordin e Candiso, i massaggiatori Giovanni Pivato (una persona che amo, senza nulla togliere agli altri) e Nicola. Lo staff tecnico con mister Venturato, Gorini, Musso, Pierobon, Redigolo. I sempre presenti Giancarlo Pavin e Nicola Maffei. Un ringraziamento speciale, però, spetta alla famiglia Gabrielli, che mi aveva accolto come un figlio nel 2003 e l'ha rifatto l'anno scorso con ancora più affetto: sicuramente è anche grazie a loro se la mia carriera è stata così importante e ricca di gioie». Una dedica è riservata ai tifosi, «che ringrazio per aver sempre sostenuto la squadra, e me nello specifico, anche nei momenti di difficoltà. Grazie di cuore». Infine, il direttore generale. «Ho voluto lasciare per ultima una persona alla quale tengo molto e che mi ha dato tantissimo in questi anni, sotto tutti i punti di vista, vale a dire il direttore generale Stefano Marchetti. A lui un grande abbraccio e un grazie immenso! Dicono che non ci sia due senza tre, quindi spero sia solo un arrivederci e non un addio».

Parole sincere, quelle del 36enne fantasista romano, che, come chiarito già nei giorni scorsi, è ben lontano dall'idea di lasciare il calcio, «perché sto bene fisicamente e voglio giocare almeno altre due stagioni». Difficilmente Alessandro “Il Magnifico”, chiuso da Chiaretti nell'ultimo campionato, si sposterà di tanto da Vicenza, dove vive con la famiglia. La pista che portava a Pordenone pare essersi raffreddata dopo il rinnovo di Tedino, che vuole una squadra giovane. E in Lega Pro restano plausibili l'approdo al Bassano e, perché no?, al Padova, vista la stima di Zamuner. In casa granata oggi potrebbe essere, invece, il giorno della firma dell’attaccante Luca Strizzolo.

 

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