Si riparte con la sfida Insigne-Ibra Le outsider fanno ombra alle big

Tra campionato e coppe da oggi un tour de force dopo la pausa per le Nazionali Nove squadre in 6 punti, Napoli-Milan e Verona-Sassuolo. Anticipo Juve-Cagliari
AC MilanÃ?s Zlatan Ibrahimovic kicks out a penalty during the Italian serie A soccer match Ac Milan vs Hellas Verona at Giuseppe Meazza stadium in Milan 8 November 2020. ANSA / MATTEO BAZZI
AC MilanÃ?s Zlatan Ibrahimovic kicks out a penalty during the Italian serie A soccer match Ac Milan vs Hellas Verona at Giuseppe Meazza stadium in Milan 8 November 2020. ANSA / MATTEO BAZZI

ROMA

Le vie dello scudetto sono infinite e passano anche per il tragitto di nove squadre (sette accreditate e due outsider) che si accalcano in sei punti e che giocano le proprie carte, a cominciare dal fine settimana dopo la pausa per le Nazionali che introduce la quarta giornata delle coppe. Juve, Lazio, Atalanta, Inter, Milan e Verona si sono divise la posta nell’ultimo turno, il Sassuolo ha frenato e così Roma e Napoli hanno guadagnato spazio. Fra le prime nove ci saranno ora due scontri diretti, Napoli-Milan e Verona-Sassuolo: se le prime due della classifica perderanno e se le cinque inseguitrici vinceranno partite non complicate, la nuova classifica vedrebbe nove squadre in tre punti.

La Serie A riabbraccia Prandelli alla Fiorentina, ma torna con un carico di problemi. I conti sono in rosso e il Covid sottrae un’altra decina di giocatori, complici i viaggi delle nazionali: la Roma è in piena emergenza, l’Inter perde Brozovic e Kolarov, la Lazio recupera Immobile e Strakosha, ma si ferma Milinkovic, il Milan rinuncia a Pioli e al suo vice. Ci sarà Bonera in panchina nel big-match al San Paolo contro l’ex Gattuso, che presenta una squadra rodata, in salute. Non ci saranno Hysaj, Rrahmani, ma soprattutto Osimhen. A condurre le danze ci penserà il sontuoso Insigne visto in azzurro, mai così brillante e, a sfidare Ibra, oltre a lui ci sarà l’altro veterano, Mertens.

L’altro big-match è l’inattesa sfida d’alto bordo tra Verona e Sassuolo, dall’anno scorso in crescita costante coi collaudati timonieri Juric e De Zerbi. Il Verona ha la migliore difesa, il Sassuolo è secondo con merito, rinuncia ancora a Caputo ma si giova della qualità di Locatelli e Berardi, perni consolidati dell’Italia di Mancini e Vialli.

Impegni non insormontabili per le quattro squadre di Champions, che però devono dosare le forze e hanno la priorità della qualificazione. Per la Juve è quasi fatta, ma il gruppo di Pirlo palesa difficoltà e deve gestire meglio le gare. Può contare sul ritorno dopo tre mesi di De Ligt, mentre in attacco accanto a Ronaldo c’è un Morata che segna a raffica. L'avversario è però da prendere con le molle: Di Francesco è riuscito a dare assetto al Cagliari che segna con facilità con Joao Pedro e Simeone. L’Inter sta messa male in Europa e intanto deve battere il Real Madrid. Lautaro e Lukaku hanno segnato in nazionale e a San Siro ospitano il Toro (senza Giampaolo, positivo al covid), che ha dato qualche timido segno di ripresa con Belotti, Lukic e Sirigu. Fase delicata per l’Atalanta che dopo il crollo col Liverpool vuole evitare il bis ad Anfield: ci arriverà dopo la trasferta con lo Spezia di Italiano che sta andando bene nella serie superiore e presenta un talento come Pobega, protagonista con l’Under 21. A Gasperini serve una vittoria per cacciare le ombre dell’ultimo periodo. Una neopromossa anche per la Lazio provata dalle vicende covid. Il Crotone dopo un inizio disastroso ha fermato Juve e Toro, ma deve ancora vincere una partita. —

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