«Silvana Santi ha deciso di andarsene»

Assindustria Sport: il presidente Federico de’ Stefani spiega le nuove strategie: «Puntiamo su una squadra di esperti»

di Gianfranco Natoli

PADOVA

«Assindustria Sport va avanti, conferma tutti gli obiettivi già programmati e conta di fare meglio del passato».

Federico de’ Stefani, presidente del braccio sportivo di Confindustria Padova, spiega come sarà il 2012 della società di atletica più importante della nostra città, soprattutto dopo il traumatico addio di Silvana Santi, anima per quasi quarant’anni della formazione gialloblù.

«Un addio che mi ha rattristato molto che però nasce da strategie ben precise decise all’inizio di quest’anno da Confindustria che ha intrapreso la riorganizzazione di tutte le società collegate, ovvero Fòrema (formazione), Sapi (servizi alle imprese) e Assindustria Sport, appunto».

Ovvero?

«E’ stato deciso di creare un modello di governance in grado di affiancare il presidente, l’amministratore delegato e il direttore con lo scopo di realizzare quelle efficienze operative ed economiche di scala che oggi sono richieste in modo pressante non solo alle aziende private, ma anche alle associazioni di rappresentanza, alle loro società e anche agli enti pubblici».

E la figura del direttore generale Silvana Santi bloccava questo progetto?

«No, non è questo. Oggi tutte e tre le società di Confindustria Padova, compresa quindi anche Assindustria Sport, hanno messo in comune amministrazione, controllo di gestione, sistemi informativi, prossimamente un unico sistema qualità. Così recuperiamo in costi ed efficienza».

Silvana Santi non ha accettato questa nuova realtà?

«Il 27 giugno scorso Confindustria ha nominato Stefano Pozzi nuovo amministratore delegato, tre giorni dopo Silvana Santi ha dato le dimissioni. Nelle successive settimane ci sono stati diversi incontri, sia con me che con Pozzi. Ho invitato più volte Silvana a ritirare le dimissioni, le ho anche offerto un ruolo diverso arrivando ad aumentarle il compenso annuale. Non c’è stato verso, ha deciso di andarsene. E’ stata una sua scelta. Quello che Silvana Santi ha dato ad Assindustria Sport in quasi quarant’anni è stato fondamentale non solo per la crescita della società, ma soprattutto delle persone. Grazie anche a lei è stata creata una squadra di persone molto competenti, con grande voglia di fare e con grande spirito di sacrificio. Ma noi abbiamo il dovere di guardare avanti, di pensare al futuro che ora immaginiamo legato ad una squadra, non più ad una singola persona che raggruppa tutte le mansioni».

Si parla di nuovi responsabili per quanto riguarda marketing, organizzazione eventi, direttori tecnici...

«Sono mesi che stiamo facendo dei colloqui per costituire la nuova squadra. Finora non abbiamo preso nessuna decisione, anche se non nego che alcune scelte sono vicine».

L’addio di Silvana Santi, forse l’unica vera manager italiana nel campo dell’atletica, pone però pesanti interrogativi sul vostro futuro, soprattutto in vista degli inevitabili tagli che le istituzioni daranno ai loro budget.

«Nessuno nega o disconosce il ruolo avuto da Silvana Santi, ma noi dobbiamo guardare al futuro e lo facciamo con fiducia sapendo benissimo però che potremo contare su professionisti preparati che molto si impegneranno per far crescere Assindustria Sport Padova».

Parliamo di cifre.

«Che sono poi quelle che contano. Quest’anno chiudiamo il bilancio con uscite per 1 milione e 200 mila euro, di cui solo un terzo arrivano grazie a contributi delle istituzioni. Prevediamo però netti tagli. La Regione Veneto ci ha già fatto sapere che nel 2012 ci daranno appena 30 mila euro, contro i 100 mila di quest’anno. Il pareggio arriva solo grazie a Confindustria Padova».

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