Soccer, l’American Dream di Trivellato

Dopo la borsa di studio, il portiere ha sfondato nei college: e adesso un provino nel Kansas City

PADOVA. Un sogno a stelle e strisce che potrebbe presto toccare il cielo con un dito. Prosegue in grande stile l'American Dream di Marco Trivellato, il ventiseienne portiere padovano che un paio di anni fa ha lasciato l'Italia grazie ad una borsa di studio che gli ha spalancato le porte del campionato Ncaa, la più importante lega dei college americani. Dopo una lunga trafila nei vivai di Noventa e Cittadella e importanti esperienze in Eccellenza e Serie D con le maglie di Abano, Belluno, Derthona, Este e Campodarsego, Marco è riuscito a spiccare il volo nel 2015 approdando a Buffalo per difendere i colori del Canisius, compagine di D1, la base della piramide del calcio professionistico statunitense. Grazie alla vittoria della borsa di studio e al superamento di un duro esame in lingua inglese, l'estremo difensore è riuscito a realizzare il sogno della sua infanzia trasferendosi in pianta stabile negli Stati Uniti. E le sue prestazioni tra i pali non sono passate inosservate, al punto da trascinare a suon di prodezze la squadra fino alla semifinale di Conference, miglior risultato di sempre nella storia del club.

«Malgrado alcuni acciacchi fisici di troppo, sono riuscito a dare un contributo importante», rivela il diretto interessato, classe 1991, padovano di Santa Croce, «Il mio college non aveva mai raggiunto le semifinali da quando fa parte della Maac, la Metro Atlantic Athletic Conference. Per di più ho vinto le due più prestigiose classifiche individuali: quella dei gol subìti in base ai minuti giocati e il "save percentage", ovvero la percentuale delle parate in rapporto ai tiri nello specchio effettuati dalle formazioni avversarie». Due primati che hanno attirato su Marco le attenzioni di alcune big del calcio americano. «A fine marzo il coach mi ha convocato nel suo ufficio per chiedermi se ero interessato a fare un provino con una squadra di Major League Soccer, lo Sporting Kansas City, che vorrebbe puntare su di me. All'inizio credevo stesse scherzando, invece è tutto vero. Dal 19 al 23 giugno avrò un "summer training" con loro, una sorta di provino ufficiale per far vedere le mie qualità. Spero sia solo il primo passo di una grande e meravigliosa avventura».

Matteo Lunardi

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