Stadio Is Arenas Il presidente Cellino in carcere

Arrestati anche il sindaco e l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Quartu
Una veduta interna dello stadio Is Arenas di Quartu Sant'Elena (Cagliari), in una immagine del 02 settembre 2012. ANSA/SALVATORE MOI
Una veduta interna dello stadio Is Arenas di Quartu Sant'Elena (Cagliari), in una immagine del 02 settembre 2012. ANSA/SALVATORE MOI

CAGLIARI. Gli arresti per lo scandalo dello stadio Is Arenas, la nuova casa del Cagliari calcio, sono scattati all’alba. Il presidente della società rossoblù Massimo Cellino, il sindaco di Quartu Sant’Elena, Mauro Contini e l’assessore ai Lavori Pubblici dello stesso Comune, Stefano Lilliu, sono stati condotti negli uffici del Corpo Forestale di via Biasi prima del trasferimento nel carcere cagliaritano di Buoncammino. Le accuse sono le stesse che avevano portato all’arresto, a fine novembre, dei due dirigenti del Comune di Quartu, Andrea Masala e Pierpaolo Gessa, e dell’imprenditore Antonio Grussu, attualmente tutti ai domiciliari: tentato peculato e falso. Il motivo? Sempre Is Arenas e l’utilizzo dei fondi per la realizzazione del nuovo impianto sportivo di Quartu. Il primo cittadino del Municipio di via Porcu, mentre si trovava nella sede della Forestale a Cagliari, ha accusato un malore. Gli agenti hanno allertato il 118 ed è stato trasportato con una ambulanza all’ospedale Brotzu per accertamenti. L’inchiesta era partita dopo l’apertura del cantiere a seguito di alcuni esposti presentati dalle associazioni ambientaliste perché i lavori sarebbero stati effettuati in un’area vincolata, a ridosso dello stagno di Molentargius. La svolta a novembre con i primi tre arresti, quindi l’epilogo di ieri mattina. A Cagliari il problema è l’utilizzo del Sant’Elia. Il Comune è proprietario dell’immobile, il Cagliari lo utilizza in concessione. Lo stadio, però, piano piano va a pezzi. Nonostante la cura dei Mondiali ’90 dimostra molti più anni di quelli che ha e diventa agibile grazie a tribune sistemate davanti ai vecchi spalti in cemento armato. Il presidente Cellino parte alla carica per realizzare il suo nuovo stadio in città. Le trattative con il precedente sindaco Emilio Floris, tra alti e bassi, alla fine si arenano, mentre vanno avanti quelle con il Comune di Elmas. Sembra un matrimonio perfetto, quest’ultimo: amministrazione d’accordo, terreno già acquistato nella zona di Santa Caterina, e progetto che fa bella mostra di sè anche nei pannelli all’ingresso del Sant’Elia quando i rossoblù giocano in casa. Cellino a un certo punto sogna di battere la Juventus nella realizzazione del primo stadio privato in Italia. Ma anche qui le cose prendono una brutta piega. Insorge l’Enac: secondo l’Ente nazionale per l’aviazione civile lo stadio è troppo vicino alle piste dell’aeroporto e non si può fare. Grandi polemiche e dibattiti. Poi a fine gennaio l’ultima tegola: sul progetto nuovo stadio si muove a anche la Procura e il presidente Cellino e il sindaco di Elmas Valter Piscedda vengono indagati.

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