Stavolta al Padova basta la stoccata di Bifulco Donnarumma c’è: esordio con porta inviolata

Molte “seconde linee” dall’inizio: Legnago eliminato dal diagonale del napoletano. Ottavi con la vincente di Cesena-Entella
Stefano Volpe
BARSOTTI - FOTOPIRAN - PADOVA - PADOVA LEGNAGO COPPA ITALIA esultanza bifulco
BARSOTTI - FOTOPIRAN - PADOVA - PADOVA LEGNAGO COPPA ITALIA esultanza bifulco

/ PADOVA

Voleva una risposta da chi giocava meno e l’ha ottenuta. Il Padova di Pavanel non sbaglia nemmeno in Coppa Italia di Lega Pro, supera il Legnago 1-0 e coglie la quarta vittoria consecutiva. Il tecnico può sorridere per la prestazione messa in campo anche dalle seconde linee, dove si è messo in mostra un redivivo Bifulco e il tanto atteso Antonio Donnarumma. Il quale, ridendo e scherzando, piazza il quarto “clean sheet” consecutivo dopo le tre apparizioni con il Milan e si candida per un ruolo da protagonista anche in campionato. Ma non è l’unico. Pur senza offrire una prova scintillante, il Padova ha dimostrato di poter contare su una rosa ampia e di valore, che potrà tornare utile sia in campionato che nel proseguo di Coppa, dove agli ottavi di finale, il 3 novembre, affronterà la vincente di Cesena-Entella.

Sono tante le novità della serata dell’Euganeo. E sono anche notizie positive. La prima è il recupero di Ronaldo, in campo dal primo minuto e apparso in buone condizioni dopo l'infortunio che l’ha tenuto ai box la scorsa settimana. Il capitano c’è e, facendo gli scongiuri, guiderà la squadra anche domenica prossima nel big match contro la Triestina. L’altra buona notizia, o per meglio dire discreta, riguarda le condizioni del terreno di gioco, leggermente migliorate rispetto al disastro visto all’esordio in campionato. Certo, se si fosse trovato un accordo per disputare la sfida di Coppa in campo neutro sarebbe stato meglio, ma almeno contro la Triestina non si giocherà proprio su un campo di patate. La serata delle novità porta in dote anche un modulo inedito che Pavanel ha voluto sperimentare dal primo minuto. Il 4-3-1-2 con Terrani ad agire da trequartista dietro alla coppia formata da Nicastro e Santini, quest’ultimo al rientro dopo le 10 giornate di squalifica. Uno schieramento che ha portato all’arretramento di Bifulco, spostato dall’esterno a centrocampo, dove è sembrato trovarsi a suo agio nel ruolo di mezz’ala con licenza di inserirsi. Come al 10’, quando entrato in area da sinistra ha calciato di poco a lato in diagonale. È questo il primo squillo della serata. Il secondo, invece, lo regala il debuttante Donnarumma, che al 23’ toglie in tuffo dall’angolino un destro da limite di Calamai, guadagnandosi gli applausi dello scarso pubblico dell’Euganeo.

Il Padova ritrova anche la corsa sulla destra di Germano, fermato in questo avvio di stagione da una serie di infortuni alla caviglia e sostituito finora egregiamente da Kirwan. Non si è giocato a ritmi forsennati, i biancoscudati hanno provato a mettere in pratica i nuovi schemi e a furia di insistere al 41’ hanno sfondato, con un’azione tipica del 4-3-1-2. Manovra palla a terra, smarcamento di Terrani che da mezzapunta vede e premia l’inserimento di Bifulco, ancora lui, lesto a segnare con un destro a giro all’angolino basso.

La ripresa va a sprazzi, è un incedere lento spezzato dai cambi e da un Legnago che vuole la rimonta ma non è che poi faccia così tanto per andarsela a prendere. E quando ci prova, come al 24’ con Olivieri, trova ancora i guantoni di un reattivo Donnarumma. Il Padova a lungo andare innesta le marce basse e forse anche per questo fa ancora più rumore la traversa colpita da Saber con un bolide dalla distanza a 10’ dal termine. Ma non era serata da goleade. Per il passaggio del turno basta così. —

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