Uno psicologo in panchina, in Veneto ora si può

PADOVA. Anche in Veneto lo sport chiede aiuto alla psicologia per migliorare le prestazioni dei propri atleti. L’Aiac (Associazione italiana allenatori di calcio) ha siglato un accordo sperimentale per l’inserimento di psicologi specializzati nelle società calcistiche. Sono stagisti usciti dal master in psicologia dello sport di Padova e lavoreranno per un anno nelle squadre di calcio che ne faranno richiesta.
Il Veneto è la prima regione che cerca di introdurre una nuova sensibilità tra le società sportive, sul modello lanciato recentemente dall’Inghilterra dopo la débacle della squadra di Roy Hodgson agli Europei contro l’Islanda. La nazionale inglese, infatti, assumerà uno staff di psicologi a tempo pieno per migliorare le performance dei propri giocatori. Gli stagisti veneti escono dal master organizzato a Padova dal Cisspat (Centro italiano per lo studio e sviluppo della psicoterapia a breve termine) in collaborazione con l’Associazione italiana psicologia dello sport e dell’esercizio. Il corso di specializzazione è giunto alla terza edizione ed è l’unico finora operativo in Italia. Quaranta i posti disponibili al master diretto da Alessandro Bargnani Ferrante, consigliere dell’Ordine degli psicologi del Veneto e collaboratore della Fir (Federazione italiana rugby), per conto della quale segue la nazionale “Seven” e le accademie di eccellenza italiane del rugby. Gli psicologi dello sport che si formano al Cisspat, istituzione riconosciuta dal ministero dell’Università e della ricerca, provengono da tutta Italia e proprio recentemente una stagista è stata chiamata a Genova per seguire la Sampdoria.
«Questo accordo rappresenta una novità in assoluto dalla quale ci attendiamo molto. Vogliamo partire dalla base per educare i giovani e per alzare le performance dei professionisti», dice Michele Marton, presidente dell’Aiac di Venezia. Un primo approccio con otto squadre di calcio della categoria Giovanissimi del Veneto si terrà il 18 settembre a Curtarolo in occasione della prima edizione dell’Italian educational silent trophy, il torneo del silenzio, inedita manifestazione che ha come obiettivo «il raggiungimento di una sana educazione sportiva per i partecipanti, per i genitori, per gli allenatori e per i sostenitori», afferma Alessandro Bargnani Ferrante. «Lo psicologo dello sport ha poi tutte le competenze necessarie per valutare e per intervenire sotto l’aspetto educativo. Il nostro staff valuterà il comportamento dei ragazzi e ciò influirà sul punteggio finale, oltre al risultato dell’incontro». Lo psicologo dello sport è stato chiamato recentemente anche dalla Federazione italiana tennis, che ha reso ora obbligatoria la presenza di un professionista in ogni centro di eccellenza italiano. A Vicenza è partito il primo corso di formazione per il Veneto. Per contatti diretti: Alessandro Bargnani Ferrante: 346 5104727; Michele Marton: 331 1728799.
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