Van Gaal cambia portiere e l’Olanda passa ai rigori In Italia era già accaduto

I giocatori di Pinto imbrigliano gli Orange, poi Krul diventa l’eroe L’aveva già fatto Osvaldo Iaconi con il Castel di Sangro e andò in B
Di Valentino Beccari

Ma questo è pazzo! Già, è quello che hanno pensato gli spettatori dello stadio di Salvador e anche gli addetti ai lavori quando al 110’ minuto Luis Van Gaal fa alzare e scaldare il portiere di riserva Tim Krul, un gigante di 26 anni a libro paga del Newcastle.

Ci sono i rigori da tirare e all’ultimo secondo della sfida infinita il tecnico olandese decide di sostituire il titolare Jasper Cillessen con la riserva. Cose mai viste a livello internazionale. Ma il ct olandese, prossimo manager del Manchester si conferma stravagante ma efficace nelle sue idee.

Già, perchè Krul sembra nato per parare i rigori e non solo per i suoi 197 centimetri.

Perché quando parte la lotteria il “dodicesimo” ingaggia una vera e propria battaglia psicologica con i rigoristi costaricani. Una pressione mentale che riesce alla perfezione visto che riesce a parare i tiri calciati da Ruiz e Umana e a regalare all’Olanda l’ennesima semifinale della sua carriera.

E il primo a scattare dalla panchina per andare a esultare è proprio Cillessen che evidentemente non ha visto la sostituzione come un affronto. Anzi, probabilmente si è trattato di una decisione già presa a tavolino.

Certo, una mossa che ha spiazzato i costaricani che erano quasi certi di passare visto il precedente con la Grecia e la forza straordinaria di Navas che nella partita ha parato di tutto e di più e che ha chiuso senza aver subito alcun gol su azione.

Non ci sono precedenti a livello internazionale ma in Italia ha fatto storia la promozione in serie B del Castel di Sangro nel 1996. Era il 22 giugno, si affrontano a Foggia Castel di Sangro e Ascoli. Tempi regolamentari e supplementari finiscono in parità e si va ai rigori. L’allenatore del Castel di Sangro Osvaldo Iaconi decide di sostituire il portiere titolare De Juliis con Pietro Spinosa che in campionato non aveva mai giocato che però para il rigore decisivo su tiro di Milana e regala agli abruzzesi una storica promozione in serie B. De Juliis, visibilmente arrabbiato in panchina chiese spiegazioni subito dopo il cambio e mister Iaconi gli risponde: «Vuoi andare in serie B? E allora stai zitto».

Storie di provincia di quasi vent’anni fa, mentre quella di Van Gaal e della sua Olanda è storia di oggi. A questo punto verrebbe da rire: vuoi vivere felice? Vai in Costa Rica. Già, il paese più felice della terra secondo un’indagine internazionale, dove non esiste l’esercito, dove il reddito medio è superiore a quello degli altri paesi centramericani e dove puoi contare su una nazionale che costringe la grande Olanda ai calci di rigore dei quarti di finale di un Mondiale. E pazienza se poi perdi, sei felice comunque.

“Love and Peace” nel cuore dei Caraibi.

Cristoforo Colombo l’ha scoperta nel 1502, il mondo intero in questi giorni con la magnifica avventura alla rassegna delle formazione brasiliana.

Già perché il piccolo Paese di nemmeno 5 milioni di abitanti si è accomodato al tavolo delle grandi del pallone con una formazione con qualche buon giocatore come Ruiz, Cambpell, Bolanos e soprattutto il portiere Navas ma con una pattuglia di giocatori che militano nel campionato locale che non è certo la Liga spagnola o in tornei alla periferia del pallone come il campionato norvegese o quello belga.

E in panchina c’è un distinto signore di 61 anni, Jorge Luis Pinto, nato in Colombia ma che parla il bavarese perchéha vissuto per anni in Germania. Ed è proprio assistendo alle partite del Bayern che si è innamorato del calcio.

E in effetti il suo Costa Rica è una squadra molto europea. Per poco non diventava una leggenda.

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