Vigontina San Paolo, adesso è retrocessione

Nell’uovo di Pasqua il Legnago trova la vittoria e la zona salvezza diretta, la Vigontina l’amara sorpresa della retrocessione matematica in Eccellenza. I biancazzurri veronesi “vendicano” la...

Nell’uovo di Pasqua il Legnago trova la vittoria e la zona salvezza diretta, la Vigontina l’amara sorpresa della retrocessione matematica in Eccellenza. I biancazzurri veronesi “vendicano” la beffarda sconfitta dell’andata per 3 a 2 con un 3-0 che non è stato facile da conquistare. La squadra di mister Vincenzo Italiano, pur priva degli squalificati Scandilori e Raduiko, ha infatti venduto cara la pelle fino al secondo gol.

La gara. Subito la Vigontina all’attacco con un tiro di Pellizer dopo 7’ ribattuto dal portiere Bala. Al 10' pericolosa ripartenza di Minozzi, che sfugge a Dabo, entra in area contrastato dallo stesso difensore, Pelizzer protesta per il presunto fallo ed è ammonito. Al 15’ Legnago in vantaggio: Villanova serve sulla fascia destra Zanetti, che sul filo del fuorigioco scatta puntando di sinistro Pregnolato e scaricando con il destro il pallone sotto la traversa. Al 22’ fallo su Barone, con punizione battuta fuori da Viviani. Al 24’ azione del tandem Zanetti- Zerbato con pallone a lato. Al 25’ Barone al tiro, para Guagnetti. Al 27' Vigontina pericolosissima con un gran tiro di Pelizzer che si stampa sull’incrocio dei pali, poi con lo stesso giocatore che con un rasoterra non inquadra la porta al 29’ e si ripete poco dopo. Prima del riposo pallonetto da fuori area al 41' del centrocampista biancazzurro Tresoldi. Al 41’ va al tiro Santoni, altissimo.

Nella ripresa il raddoppio del Legnago arriva al 17’, con un’incornata di Barone su traversone di Viviani. Gli ospiti sono pericolosissimi al 20’ con un gran rasoterra di Santoni che Bala blocca. Al 25’ scatto e tiro di Zerbato con rasoterra parato. Al 28’ bagarre in area del Legnago con Minozzi che spara fuori. Al 42’ il 3-0 veronese con un rasoterra di Formuso servito da Tresoldi. Per i padovani è la resa. Tanta dignità, tanto impegno, ma non era qui che potevano rimediare ad una stagione disgraziata.

(a.n.)

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