Virtus cade in casa contro Vigevano una sconfitta al veleno

Contestato l’arbitraggio che ha condizionato la partita Espulso coach Rubini. Il ricordo di Kobe Bryant dei tifosi
Rubano (PADOVA) - 29 Gennaio 2020: Partita Antenore Energia Padova - NP Viegevano 1955. Photo by Nicolo Zangirolami/YAK Agency. Nella foto: tifosi ricordano Bryant.
Rubano (PADOVA) - 29 Gennaio 2020: Partita Antenore Energia Padova - NP Viegevano 1955. Photo by Nicolo Zangirolami/YAK Agency. Nella foto: tifosi ricordano Bryant.

RUBANO. Una partita al limite dell’assurdo fa incappare un’orgogliosa Virtus Antenore Energia nella sua terza sconfitta di fila. La contesa con Vigevano finisce con un 70-78 ospite che lascia molto veleno in corpo per una conduzione arbitrale che ha rovinato la sfida e ha lasciato esterrefatto il pubblico di casa, caricando a mille ora il super derby di Vicenza di domenica alla Kioene.

AGONISMO A MILLE

Sul parquet di Rubano si respira un’elettricità enorme fin dalle prime battute, con le scorie del duello playoff dello scorso anno che si fanno sentire. Una Virtus che parte però col piede giusto portandosi avanti 18-12 e facendo subito vedere la faccia giusta con le triple di Schiavon e De Nicolao. Ma presto la partita viene influenzata da un arbitraggio inadeguato che lascia correre colpi proibiti da parte degli ospiti. Pure Filippini, l’anno scorso uomo Virtus, non risparmia un duro e gratuito contatto all’ex compagno Ferrari, con il duo arbitrale che non vede nulla. La partita - piena di agonismo - sfugge di mano agli arbitri e si incattivisce. Ferrari è costretto a uscire imbestialito dopo 7’ per essersi visto fischiare il terzo fallo. L’Antenore Energia però resta sul piano agonistico della partita, trova il 21-15 con la bomba di Schiavon e porta a casa il primo quarto 23-15. Sulla scia lunga del primo periodo Virtus continua a martellare trovando il +10 con uno scippo di Denik e il +11 con Morgillo. Coach Rubini in panchina non sa più a che santi votarsi e diventa incontenibile contro gli arbitri. In un clima tesissimo Vigevano con un break di dieci ritorna in quota e piazza il sorpasso sul finale di tempo, trovando beffardamente con Mazzucchelli la tripla del 35-40 sulla sirena.

FINALE AMARO

Il secondo tempo diventa letteralmente un inferno. Virtus riscende in campo con il veleno in corpo e subito si rimette in partita cominciando un duello rusticano punto a punto. Ferrari rientra impattando col suo dominio sul pitturato e firmando il controsorpasso (47-46). Ma il fattore arbitraggio non smette di incidere: Rubini (già appesantito da un tecnico) viene espulso per un fallo dato per proteste alla panchina, lasciando il timone in piena burrasca al vice Riccardo De Nicolao. Vigevano riesce a trovare un pericoloso allungo, ma questa volta è una tripla sulla sirena di Bianconi a rimettere in corsa i neroverdi (60-62) per l’ultimo quarto. Ultimi 10’ che diventano ancora più incandescenti. Vigevano riesce a trovare l’allungo del +9 con la tripla di Passerini. L’Elachem prova a scappare via 60-71 ma con la tripla di Schiavon l’Antenore risponde al fuoco. Le ultime battute diventano sporche e cattive con Padova che perde per falli anche Ferrari e Bianconi. Virtus vede fatalmente il ferro rimpicciolirsi dal tiro dalla distanza e non riesce più a ricucire: finisce 70-78 con molto veleno. —

Luca Perin



Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova