Il Pinot Nero di Barollo si presenta da star in Prato della Valle a Padova
L’ottavo vino dell’azienda di Mogliano protagonista nella terrazza dell’Ex Foro, padrini d’eccezione: il winemaker Cotarella e il governatore Zaia

Certe sere sono delle alchimie perfette, per la luce del cielo, per l’orizzonte sempre cangiante, per le brezze. Il Pinot Nero di Barollo, ottavo vino della apprezzata collezione dei fratelli Marco e Nicola Barollo, anime dell’azienda di Mogliano Veneto, non poteva trovare una cornice migliore per presentarsi agli appassionati.
Nella cornice di una delle piazze più belle d’Europa - il Prato della Valle di Padova - il nuovo vino, il Pinot Nero appunto, è stato tenuto a battesimo con due padrini di eccezione: Riccardo Cotarella, winemaker dell’azienda e presidente degli Enologi italiani, e il governatore Luca Zaia, amico di famiglia dei fratelli Barollo, padovani di nascita ma trevigiani di adozione.
C’erano inoltre l’enologo della cantina Mario Barbieri, l’agronomo Mauro Nosi e il responsabile commerciale di Valoritalia Alessandro Barbieri.

Bello l’allestimento scelto dal ristorante Ex Foro, che ha ospitato nella propria spettacolatre terrazza l’evento. Indovinati i finger food d’autore del giovane chef Edoardo Caldon, il cui talento è ben noto a Padova anche esperienze precedenti.
L’ottavo vino della linea Barollo ha completato la triade dei rossi, affiancandosi al pluripremiato Frank!, ovvero il Cabernet Franc in purezza ormai simbolo dell’azienda stessa e al Frater Rosso Merlot.
Il Pinot Nero è un nuovo prodotto che conferma il rango dei vini Barollo, frutto delle conoscenze esperte in viticoltura ed enologia e di uno stile del tutto italiano.

Elementi legati assieme dalla passione che scorre nelle vene di tutta la famiglia Barollo 8i ragazzi l’hanno ereditata da papà Alfredo) e dalla competenza di tutto il team. Di fondamentale importanza anche il “terroir” dove essi nascono, a pochi chilometri da Venezia e nel cuore della campagna trevigiana.
Dove la brezza del Mare Adriatico incontra i venti freschi delle Dolomiti.
La Cantina Barollo nasce da un sogno che prende forma nel 2001, quando i fratelli Marco e Nicola Barollo decisero di unire la loro passione per il mondo del vino ad un’idea imprenditoriale innovativa: valorizzare un’area geografica inedita e ricca di grande potenziale, dove l’aria fresca delle Dolomiti incontra il clima mitigato del Mare Adriatico.
Ci troviamo a Preganziol, nel cuore della campagna trevigiana che ancora resiste all' "invasione” del Prosecco.
È in questa terra ospitale e minerale che Marco e Nicola hanno scelto di
coltivare vitigni internazionali come lo Chardonnay, il Merlot, il Pinot Nero e il Cabernet Franc.
Dai 40 ettari che circondano la cantina nascono vini in grado di esprimere la mineralità e la sapidità di questi suoli, soprattutto nei vitigni più intriganti come lo Chardonnay e nelle varietà bordolesi, prime fra tutte il Cabernet Franc.
A più di 20 anni dagli esordi, la cantina Barollo conta oggi 7 etichette (il Pinot Nero è l’ottavo) e numerose sfide di successo, come la produzione del Metodo Classico Riserva Alfredo Barollo, dedicato al papà. Non mancano quei vini che vantano un profondo legame con il territorio, come il Merlot e il Prosecco (sia in versione Brut che Rosé).
Svariati i premi che si sono susseguiti negli anni con riconoscimenti raggiunti sia a livello nazionale che internazionale.
Dopo aver ampliato la propria offerta con le "Wine Experience” in cantina, oggi Marco e Nicola sono pronti a conquistare nuovi mercati grazie al vitigno dall’inconfondibile eleganza: l’enfant terrible Pinot Nero. Pronto ad affiancarsi all’ormai iconico rosso della cantina, il Frank!, anche il nuovo Pinot Nero ha l’ambizione di conquistare i clienti grazie alla sua eleganza e complessità, risultato della selezione di 7 differenti cloni, tra i migliori della Borgogna.
Un vino decisamente complesso ed elegante, dal profumo vellutato di note fruttate e floreali. Rinfrescante al palato, è equilibrato e setoso, capace di conquistare al primo sorso. Un nuovo sogno che diventa realtà.
Produrre vino rispettando l’ambiente: la certificazione SQNPI
La sostenibilità ambientale e sociale è un tema da sempre molto caro all’azienda. La qualità dei prodotti parte dalle attenzioni e dall’estrema cura che i Barollo ripongono nella lavorazione del vigneto, il punto di partenza per ottenere vini di grande eccellenza. “Fin dalle origini abbiamo
scelto di essere in prima linea – dicono Marco e Nicola – sia nella sperimentazione che nell'avvio di nuovi progetti in ambito enologico, impegnandoci ad adottare sempre le migliori soluzioni per tutelare il nostro prezioso terroir.
In un mondo in cui il legame con la natura diventa sempre più importante e delicato, siamo convinti che solo rispettando la nostra terra potremmo fare grandi passi avanti nella tutela dell'ambiente e del consumatore finale. Sposando questi principi e puntando ad un futuro sempre più sostenibile, a partire dalla produzione 2022 la nostra cantina è certificata con il marchio "Sistema di Qualità Nazionale Produzione Integrata" (SQNPI)”.
La serata all’Ex Foro, accompagnata dalla atmosfera piacevolissima del fine giorno in un imbrunire che non finiva mai, può vantare la presenza di tante personalità, ristoratori, sonmmelier, giornalisti, semplici appassionati di vino.
Tra gli entusiasti del nuovo Pinot Nero, per una singolare “par condicio” enologica con Luca Zaia, anche l’ex sindaco di Padova Flavio Zanonato, che sul vino buono è apparso molto ferrato.
Una nota singolare: l’emozione tradita da Nicola Barollo quando è stato chiamato a dire due parole. Si coglieva lontano un miglio che questo appuntamento lo aveva sognato da molto. Ma è bastato uno sguardo del fratello Marco per rassicurarlo e consentirgli di superare l’emozione del momento.
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