Peronospora sui vigneti, Podere Casanova rinuncia al Nobile di Montepulciano 2023 pur di rispettare le regole “bio”

Isidoro e Susanna Rebatto, coppia di imprenditori di Este attiva da qualche anno in Toscana, preferisce rinunciare a un’annata dei propri vini di eccellenza pur di non alzare il livello dei trattamenti e continuare a coltivare in modo naturale le proprie viti

Susanno e Isidoro Rebatto nello show room - foresteria della propria azienda toscana
Susanno e Isidoro Rebatto nello show room - foresteria della propria azienda toscana

Niente vendemmia 2023 per “Podere Casanova” di Montepulciano. Una scelta coerente per essere davvero un’azienda ecosostenibile e biologica. Ecco la coraggiosa scelta fatta da due imprenditori-vitivinicoltori di Este che da qualche anno hanno dato vita a un importante progetto legato e al vino all’accoglienza a Montepulciano, in località Tre Berte, in uno dei luoghi più suggestivi della Toscana.

“Purtroppo non potrete assaggiare il nostro Vino Nobile di Montepulciano Docg annata 2023, e nemmeno gli altri nostri vini di questa annata!” questo il messaggio a clienti e winelovers che Susanna e Isodoro Rebatto, proprietari di Podere Casanova di Montepulciano, hanno lanciato in questi giorni.

“Ci spiace - proseguono - Non è stata una decisione facile quella di non raccogliere quest’anno le nostre uve, ma ne siamo fermamente convinti. Una scelta coerente con la nostra visione, che mette in primo piano tutela dell’ambiente e salute di chi beve i nostri vini. Le nostre vigne vengono infatti coltivate in modalità del tutto naturale, con una bassissima quantità di solfato di rame. La peronospora, che ha flagellato i vigneti di tutt’Italia, ha attaccato pesantemente anche i nostri e ci ha posto davanti alla scelta obbligata e coerente di rinunciare alla vendemmia, dato che per noi è impensabile fare più trattamenti di quelli che ci siamo fissati per essere davvero azienda ecosostenibile e biologica”.

Trattamenti di solfato di rame interrotti per non superare la soglia, coerentemente con la scelto del biologico

La bottaia di Podere Casanova a Montepulciano
La bottaia di Podere Casanova a Montepulciano

Dopo il 3 luglio hanno quindi deciso di interrompere i trattamenti e di rinunciare alla vendemmia 2023 in quanto il rame utilizzato in tale data risultava pari a 1,8 kg per ettaro. Considerato che, per scelta aziendale, utilizzano al massimo il 50% del rame consentito in agricoltura biologica per la Regione Toscana, ovvero 6kg/cu/ha, andare avanti avrebbe significato oltrepassare sia il loro limite che quello normativo. A proposito di trattamenti, cercano di ridurli il più possibile: nel 2021 hanno utilizzato 0,83 kg di rame per ettaro e nel 2022 appena 0,37 kg. 17 ettari di vigneti, 10 etichette, con il marchio Equalitas che lo certifica azienda agricola ecosostenibile, dal 2021 Podere Casanova è in conversione biologica, con una sperimentazione in atto dal 2019 che tende a portare l’utilizzo del rame a quantità ridotte sino all’abolizione totale. Nel 2023, per il terzo anno consecutivo, i vigneti sono coltivati in modalità del tutto naturale con una bassissima quantità del metallo pesante.

Solo vino “sano, corretto e giusto” anche per salvaguardare il territorio 

I vigneti da cui nasce il Vino Nobile di Montrepulciano Docg
I vigneti da cui nasce il Vino Nobile di Montrepulciano Docg

“Lo stop alla vendemmia ci ha permesso di concentrarci maggiormente su molti altri importanti aspetti del nostro lavoro, sia in vigna che in cantina, e siamo più che mai motivati a proseguire sulla nostra strada di produrre un vino sano, corretto, giusto – concludono Susanna ed Isodoro Rebatto - Un Vino Nobile di Montepulciano unico per il suo carattere, piacevole da gustare, emozionante, che porti in sé il timbro del nostro stupendo territorio, che contribuiamo a salvaguardare. Vi diamo appuntamento all’annata 2024!”.

L’azienda poliziana a gestione estense è al centro di un ampio progetto che comprende anche l’ospitalità in azienda. Un luogo immerso nella natura ai piedi del borgo turrito di Montepulciano, dove ogni si svolgono diverse iniziative legate alla valorizzazione del Vino Nobile di Montepulciano Docg, come “A tavola con il Nobile”, che nel 2019 l’azienda dei Rebatto con il proprio Nobile ha pure vinto in abbinamento con il piatto della contrada San Donato.

La coppia atestina a Talla (Arezzo) ha restaurato una ferriera del ‘600 alimentata da un torrente

La ferriera Bonano a Talla, nell'Aretino, risale al Seicento
La ferriera Bonano a Talla, nell'Aretino, risale al Seicento

In un’altra area della Toscana, il Basso Casentino (in provincia di Arezzo), per la precisione nel borgo di Talla, che di gli appassionati di calcio ricordano come luogo di nascita dell’ex Juve Giaccherini, Isidoro e Susanna Rebatto (imprenditori che provengono dal settore delle centrali idroelettriche e dei geo-sondaggi) hanno realizzato un altro sogno visionario. Recuperare un’antica ferriera del ‘600 alimentata ad acqua, la ferriera Bonano, per ricavarvi un piccolo museo e una residenza di charme di stile rustico. Un luogo di pace e di tranquillità che rispecchia la scelta di questa coppia padovana che ha scelto la Toscana come luogo per poter vivere in piena armonia con la natura.

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