“99 leggende” per turisti un po’ bambini

Nel nuovo libro della trevigiana Laura Simeoni i segreti di Veneto e Friuli

In provincia di Vicenza c’è l’altare del Diavolo: per vederlo bisogna salire a Rotzo sull’Altopiano dei Sette Comuni, e cercare con lo sguardo un grande masso in bilico su un burrone. A Porto Viro di Rovigo il fiume è popolato di animali fantastici: qui, si dice, potrebbe capitare di incontrare un uomo-coccodrillo. A Lamon di Belluno una leggenda racconta che le streghe si nascondono nel vento e sono vendicative, ma anche nelle grotte del Caglieron, e qui siamo in provincia di Treviso, si tramanda di streghe cattive e folletti burloni mentre, a custodia del fiume che scorre sotterraneo, ci sarebbero le anguane, delle quasi sirene care alla tradizione popolare. Che dire di Noale, sulla cui Rocca dei Tempesta veglia la nobildonna Maria morta nel giorno delle nozze, che compare sotto forma di fantasma con l’abito nuziale ogni anno nel giorno dell’anniversario? Fa pari con l’innamorata fantasma che abita nel castello di Valbona, a Lozzo Atestino nel Padovano: lei alle nozze non arrivò, morì di disperazione per non essersi potuta unire all’uomo che amava.

Queste e tantissime altre leggende sono raccontate nel libro “99 luoghi e personaggi fantastici in Veneto e Friuli Venezia Giulia” (Dario De Bastiani editore, pp 141, 9,90 euro) frutto di una nuova ricerca della giornalista trevigiana Laura Simeoni, autrice di numerosi libri e anche, prima di questo, delle “99 meraviglie nel Veneto” dedicato a raccolte singolari in tutta la regione. Una nuova serie sta nascendo, e così Simeoni mette a frutto la sua passione per il territorio, le tradizioni popolari, le leggende che si tramandano di generazione in generazione e che, in un tempo in cui comunica oralmente sempre di meno, rischiano di andare disperse.

Agile come una guida, ma molto approfondito nella ricerca, il nuovo libro di Simeoni si legge tutto d’un fiato ma poi rimane a portata di mano per una gita fuori porta, per un ripasso della nostra storia, per andare alla ricerca dell’origine di un nome di un paese o di una festa popolare

«Amo fate, streghe (quelle bianche), folletti, anguane egli altri esseri misteriosi, che si svelano quando ci si immerge nella natura tra alberi secolari e fiori multicolori. E scrivo libri» dice Laura Simeoni «per chi non ha perduto il cuore bambino». Non riferisce soltanto ai quattro volumi di fiabe, anche questi legati alle tradizioni di diverse zone del Veneto. Si riferisce a tutti quelli che visitando un castello, un parco naturale, una città, amano conoscerne i segreti e le leggende: prendendole per quelle che sono, ma ricordandosi che se sono arrivate fino a noi, potranno piacere anche a chi ariverà dopo. (a.san.)

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