Ladro seriale sui treni arrestato ed espulso a Padova
Il 51enne aveva diversi precedenti per furto, è stato intercettato in stazione dopo che nei giorni precedenti si erano verificati borseggi sui convogli verso Milano e Padova

Il personale della squadra di polizia giudiziaria della polizia ferroviaria, impegnato in un servizio mirato in abiti civili nello scalo ferroviario di Padova, ha individuato e fermato un cittadino straniero di 51 anni, originario del Nord Africa, noto alle forze dell’ordine per numerosi precedenti penali e segnalato come autore di furti a bordo dei treni.
L’attività si inserisce in una più ampia strategia di contrasto ai furti commessi sui convogli, in particolare sulle tratte Milano–Padova e Bologna–Padova, dove nei giorni precedenti erano stati segnalati diversi episodi di borseggio e sottrazione di effetti personali ai danni dei passeggeri.
Proprio per questo motivo, i servizi di controllo all’interno della stazione padovana sono stati potenziati, con particolare attenzione alle persone che si aggirano con fare sospetto tra le banchine e nelle aree di accesso ai treni.
Durante l’attività, l’uomo ha attirato l’attenzione degli agenti per il suo atteggiamento guardingo, volto chiaramente a evitare un eventuale controllo. Fermato per accertamenti, ha esibito tramite il proprio telefono cellulare la fotografia di una carta d’identità francese, il cui aspetto ha immediatamente destato sospetti tra gli operatori di polizia.
Gli approfondimenti successivi, svolti con il supporto delle banche dati in uso alle forze dell’ordine, hanno permesso di accertare la falsità del documento e di ricostruire le reali generalità del soggetto. È emerso che si trattava di un cittadino nordafricano pluripregiudicato, già più volte denunciato per reati contro il patrimonio, e dedito in particolare ai furti a bordo treno.
Inoltre, l’uomo risultava in posizione irregolare sul territorio italiano e destinatario di un decreto di espulsione non ancora eseguito. Pertanto, al termine delle procedure di identificazione e di verifica, è stato accompagnato in un Centro di Permanenza per il Rimpatrio, dove è stato posto a disposizione dell’autorità competente per l’esecuzione del provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale.
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