A Due Carrare scoppia l’acquedotto diecimila abitanti a secco per ore

A causa della improvvisa rottura di una condotta di Acquevenete, l’azienda che gestisce il servizio idrico integrato in 108 comuni della Bassa Padovana e del Polesine, circa diecimila residenti del comune di Due Carrare e una parte di quello di Maserà (zona sud del territorio), dalle prime ore del mattino di ieri sono rimasti senz’acqua. La rottura ha interessato un tubo di cemento-amianto del diametro di 25 centimetri, interrato sul ciglio destro della strada provinciale Conselvana, all’altezza dell’incrocio con via di via Bassan. La condotta trasporta l’acqua dal serbatoio di Cagnola, lungo il canale Biancolino, fino alle utenze dei due comuni.
Il guasto. Stando alle prime verifiche fatte dai tecnici di Acquevenete che sono intervenuti per la riparazione verso le 7 di ieri mattina, sembra che a provocare il guasto sia stato un improvviso aumento di pressione che ha fatto scoppiare la condotta. Anomalia dovuta con tutta probabilità ad una scarica del temporale di venerdì pomeriggio. Il fulmine avrebbe creato un guasto alla stazione di pompaggio e la pressione all’interno della condotta, che di norma è di 3,3 atmosfere, al momento della ripartenza dei motori sarebbe stata molto superiore e questo ha creato una falla nel punto debole della condotta.
La riparazione. Ricevute le prime segnalazioni, il servizio di pronto intervento di Acquevenete (ex Cvs) si è subito attivato e, dopo un primo sopralluogo dei tecnici, l’azienda ha fatto intervenire una ditta convenzionata per eseguire lo scavo e sostituire il tratto di tubo danneggiato (circa 3 metri). Un’operazione non facile per la profondità della condotta e perché la rottura si è verificata proprio in corrispondenza del ponticello sullo scolo che costeggia via Bassan. In attesa di sostituire il tratto di condotta danneggiato, per evitare il protrarsi dei disagi alle utenze a secco da diverse ore, è stato realizzato un “bypass” a nord del guasto, ai confini con Maserà. Un intervento provvisorio che ha permesso di far arrivare nelle case acqua dalla rete di Padova. Una soluzione tampone che ha mitigato le proteste anche se la pressione era molto bassa e ai piani alti delle abitazioni l’acqua non arrivava. Il bypass temporaneo per superare il tratto di tubo guasto non ha permesso di far arrivare acqua alla decina di famiglie lungo la provinciale Conselvana più vicine al ponte di Cagnola, che hanno dovuto attendere la completa riparazione del guasto.
Il ripristino. Calcolato che il guasto si sarebbe verificato nella notte, solo dopo una dozzina di ore la pressione dell’acqua è tornata normale nei rubinetti delle famiglie di Due Carrare e Maserà. Prima di togliere il “bypass” e ripristinare l’erogazione con l’alimentazione dal serbatoio di Cagnola, i tecnici di Acquevenete hanno effettuato un intervento di sanificazione e di controllo della pressione.
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