A nuoto attraversa il Bosforo, ecco l’impresa di Nicoletta
Dopo aver conquistato lo stretto di Messina, nuova avventura per la 51enne di Este. Ha percorso i 6,5 chilometri in un’ora e 41 minuti: «Che grande emozione»

«Quando attraversi a nuoto un fiume reale, imprevedibile e infido, se riesci a raggiungere l’altra sponda sei una persona diversa rispetto a quella che è entrata in acqua». La citazione è di Joyce Carol Oates, scrittrice e drammaturga statunitense, a sottolineare come le sfide ti fortifichino.
Sfide che Nicoletta Rossi, 51 anni di Este ha superato e continua a farlo. Dopo lo stretto di Messina l’anno scorso, pochi giorni fa ha compiuto a nuoto la traversata del Bosforo in Turchia. Sei chilometri e mezzo tra le correnti, senza fermarsi un attimo.
«Alla mia età bisogna tenersi in forma», ammette candidamente Nicoletta, imprenditrice nell’azienda di famiglia, «e il nuoto a volte può risultare monotono. Ma non se ci si prepara per delle sfide, degli obiettivi. Mi ha spronato un’amica e ora sono già alla ricerca della prossima avventura. Io facevo solo stile dorso e non ero capace di nuotare a stile libero. Anche per problemi di tempo ho fatto un corso online con dei ragazzi toscani ed è stata una bella esperienza, anche con una videoanalisi e un coach che ti prepara. Ho imparato a farlo bene ed è stata una soddisfazione. Poi mi sono allenata tanto. Alla traversata del Bosforo eravamo 3 mila iscritti da tutto il mondo, anche un ultraottantenne. Si parte dalla parte asiatica e si arriva nella sponda occidentale in una simbolica unione tra oriente e occidente».
Si inizia salendo su un barca che ti porta dal lato europeo al lato asiatico dello stretto per poi tuffarsi e nuotare attraverso lo stretto per 6,5 km fino alla sponda europea. In costume, non si possono usare mute e ti legano un chip alla caviglia per il monitoraggio.

«La temperatura dell’acqua era 27 gradi, quindi non fredda come temevamo. A percorrere i 6,5 chilometri ci ho impiegato 1 ora e 41 minuti. Non mi sono mai fermata, ogni tanto facevo rana più che altro per capire se la direzione era quella giusta visto che la traiettoria la decide il nuotatore. Quindi c’era da tener d’occhio il ponte e un traliccio in una piattaforma».
La prossima sfida di Nicoletta è il miglio marino nell’ambito della Barcolana a Trieste ad ottobre, ma per l’anno prossimo vuole trovare qualcosa di impegnativo, al passo del Bosforo e dello stretto di Messina, che comunque vuole rifare. Perché dice che quella traversata ti rimane nel cuore: «È una esperienza magica, vedevo i gamberetti che nuotavano a fianco a me».
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