A Padova fuga di gas nel palazzo: «Non ho più l’olfatto non me n’ero accorta

Anziana di 89 anni viene salvata dai vigili del fuoco. Indagini per capire se era un rubinetto aperto o un guasto

PADOVA. «Tutti si agitavano e io non capivo il motivo. Sentivano puzza di gas, tutti tranne me. Il mio naso non ha mai funzionato granché bene». Dopo essere stata sollevata dal letto dai pompieri e dopo aver trascorso la notte in ospedale, Silvia Segato, 89 anni, è tutto tranne che provata.

l’allarme

Verso mezzanotte una richiesta di intervento è giunta dal condominio in cui abita, in via Temanza 4, all’Arcella. Nella palazzina di otto piani gli inquilini si sono spaventati per il forte odore di gas che si era diffuso. In poco tempo sono riusciti a capire che l’odore proveniva da un alloggio al primo piano, quello in cui risiede la donna di 89 anni. Hanno provato a suonare il campanello e a bussare alla porta ma senza ricevere risposta. Allora si sono rivolti al 115.

i soccorsi

I pompieri sono entrati dalla finestra. Dopo aver chiuso i rubinetti del gas hanno sollevato la donna, inferma, che è stata presa in cura dal personale sanitario. I vigili del fuoco hanno provveduto alla bonifica dell’appartamento, ripristinando la sicurezza del fabbricato. Le operazioni sono durate circa un’ora e mezza. Secondo la polizia, accorsa sul posto, una manopola del fornello era stata lasciata aperta. Ma la circostanza non è chiara. Fortunatamente i soccorsi sono arrivati in tempo. Il rischio di una deflagrazione era concreto, perché probabilmente il gas fuoriusciva già da diverse ore. Purtroppo l’anziana inquilina non se ne poteva accorgere, perché come dice le manca l’olfatto.

il racconto

«Dov’ero io? A letto, serena e tranquilla» racconta Silvia Segato. «Quando ero giovane presi un colpo in faccia da mia sorella e da allora non sento più alcun odore. Figuriamoci se sentivo quello del gas». L’anziana ha perso un po’ di mobilità ma la mente è lucida. «A un certo punto mi sono trovata i pompieri in casa. Mi hanno presa in braccio e portata fuori, dove c’erano tutti gli abitanti del palazzo».

L’anziana ricorda anche un particolare non di poco conto. «L’anno scorso sono venuti a fare la manutenzione della caldaia e mi dissero che era tutto a posto. Ma non mi pare sia proprio a posto». Una volta appurato che è andato tutto bene, che l’anziana gode di buona salute e che nessuno dei condomini è rimasto intossicato, sarà importante capire con certezza se la perdita sia da attribuire a un errore dell’ottantanovenne o a un malfunzionamento dell’impianto. In ogni caso ora è stato spento, fino a che non arriverà il tecnico per ripristinarne il funzionamento. —



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