A pezzi la chiesa dell’Esaltazione

Cervarese, un gioiello poco conosciuto rischia di scomparire del tutto. Mobilitazione dei parrocchiani
Di Gianni Biasetto

CERVARESE SANTA CROCE. Nel progettare l’ottocentesca chiesa dell’Esaltazione della Santa Croce di Cervarese, all’indomani dell’annessione del Veneto al Regno d’Italia, si dice che Alberto Cavalletto, noto ingegnere padovano dell’epoca, si ispirò per le linee architettoniche alla giottesca Cappella degli Scrovegni. Sullo stile neogotico di allora fu disegnato anche il tetto che ora purtroppo non esiste più. È crollato nei giorni scorsi sotto la spinta delle intemperie, del degrado e dell’abbandono in cui la vecchia pieve versa ormai da diversi anni.

Il crollo della copertura oltre a provocare un forte boato udito a distanza di centinaia di metri, è stato un colpo al cuore per la comunità parrocchiale di Cervarese. Sebbene la chiesa edificata tra il 1870 e il 1872 sia in disuso ormai da 40 anni, molti cittadini sono legati affettivamente perché in quel luogo hanno celebrato i sacramenti o hanno vissuto momenti di preghiera. A fianco del fabbricato ormai in disfacimento è ancora attivo il campanile edificato nel 1902. «Sarebbe un grosso risultato riuscire a mettere in sicurezza l’edificio con una nuova copertura», afferma lo storico Gianni Degan di Cervarese. «Tale patrimonio di storia e cultura costituisce un vanto per la comunità locale. Vederlo in preda al degrado fa male».

Dopo la caduta dell’ultima parte del tetto ora si teme il crollo delle pareti perimetrali e la perdita dei cinquecenteschi altari laterali, provenienti dalla precedente parrocchiale, e delle decorazioni opera di Giuliano Tommasi. «Bisogna risvegliare le coscienze, non si può lasciare che un patrimonio storico e culturale di tale portata proprio in centro al paese, di fronte alla canonica vada completamente in rovina», affermano alcuni parrocchiani. L’immobile è di proprietà della parrocchia di Cervarese che non ha le risorse per far fronte ai lavori, anche perché di recente è stata impegnata nella costruzione del centro parrocchiale. «Il crollo del tetto pone anche il problema della sicurezza visto che ciò che resta dell’edificio può cadere da un momento all’altro», afferma il sindaco Massimo Campagnolo. «Di comune accordo con la parrocchia cercheremo di individuare delle fonti di finanziamento. Almeno per quanto riguarda la realizzazione del tetto per scongiurare la perdita totale dell’edificio».

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