A scuola senza zaino in spalla alla Giovanni Prati si studia così

Le “scuole senza zaino” in tutta Italia sono 190. Nel Veneto sono 11, di cui due a Padova. Una è la materna paritaria Luigi Maran, situata all’interno della parrocchia di San Martino e l’altra, la...
MARIAN - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - SCUOLA SENZA ZAINO.
MARIAN - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - SCUOLA SENZA ZAINO.
Le “scuole senza zaino” in tutta Italia sono 190. Nel Veneto sono 11, di cui due a Padova. Una è la materna paritaria Luigi Maran, situata all’interno della parrocchia di San Martino e l’altra, la prima delle scuole statali, è la prima classe del plesso elementare Giovanni Prati, che si trova a Voltabrusegana, in via Decorati al Valor Civile 154.


Le altre scuole venete di questo tipo si trovano nelle province di Rovigo, Belluno e Venezia. È una variante di fare scuola con un metodo pedagogico decisamente rivoluzionario rispetto al passato, che si è già radicata in Finlandia, Usa e Germania, che riassume in se anche i modelli educativi Montessori, Pestalozzi e Steiner.


«Nella classe prima della Prati i bambini non hanno più bisogno di venire a scuola ogni giorno con lo zaino sulle spalle oppure con il trolley» spiega la maestra Silvia Tursini. «La cattedra ha un ruolo marginale e gli alunni, in tutto 22, studiano a piccoli gruppi su tavoloni colorati (giallo, verde e blu). Le parole d’ordine da rispettare sono tre: responsabilità, ospitalità e comunità. Ogni bambino ha un ruolo specifico e, a turni, ha anche l’incarico di provvedere alla pulizia degli spazi utilizzati. Non a caso all’interno dell’aula c’è anche una scopa. Naturalmente i libri vengono conservati a scuola e non c’è più bisogno di portarli a casa. Restano in classe anche i quaderni, i colori, le tempere e tutto l’altro materiale occorrente per lavorare o da solo o assieme ai compagni. In tale contesto la maestra non è più l’autorità suprema, ma diventa una vera e propria coordinatrice della classe, con un ruolo nettamente diverso da quello tradizionale».


Al momento la classe prima della Prati è l’unica della provincia tra le scuole pubbliche, ma la cultura della “scuola senza zaino” si sta diffondendo, man mano, in tanti altri plessi statali. Tra i dirigenti che intendono muoversi nei prossimi mesi a favore dell’insegnamento senza zaino c’è anche Concetta Ferrara, dirigente titolare al circolo undicesimo, dove ha sostituito il preside, oggi in pensione, Francesco Arnau e reggente al decimo istituto comprensivo. «Il nuovo metodo, introdotto nel 2002 in Italia dal maestro toscano, di Capannori, Marco Orsi, poggia su principi scientifici del tutto validi» sottolinea la Ferrara. «Per farlo diventare esecutivo a tutti gli effetti, però, occorre ottenere la massima collaborazione dei genitori e delle maestre del plesso interessato».


Felice Paduano


Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova