A Turri un’altra strada a rischio

MONTEGROTTO TERME. Una nuova frana mette in ansia la zona di Turri. A distanza di neanche un mese da quella che ha mandato in crisi via Regazzoni Alta, è via Monte Nero a dover fare i conti con la forza della natura. Da domenica pomeriggio, infatti, ha iniziato a cedere la sponda per la lunghezza di una dozzina di metri. Il cedimento ha portato la terra a scendere di circa un metro, provocando anche lo spostamento di un albero, sceso di molti centimetri rispetto alla sua sede naturale. La pioggia del recente weekend ha infatti portato ad un'erosione del terreno, che non è più riuscito ad assorbire le grandi quantità cadute in poche ore.
La polizia locale è intervenuta prontamente delimitando l'area con nastro e segnalando i pericoli con cartelli. La frana si è verificata a pochi metri dal famoso agriturismo Refosco, La situazione è monitorata continuamente dai vigili, dai tecnici e dall'ufficio frane. «Il rischio è che la strada possa cedere», spiega il sindaco di Montegrotto, Massimo Bordin. «Abbiamo quattro famiglie che vivono alla fine della carreggiata e che rischiano di rimanere isolate. Siamo in allerta. È la seconda frana che registriamo a Turri nel giro di poche settimane, segno che ormai il terreno è saturo e che le piogge hanno superato il limite di sopportazione».
Montegrotto si trova a dover gestire ben cinque smottamenti in questo periodo. «Tre sono quelli vecchi, che si sono verificati in via Oslavia, mentre due sono i nuovi, nel territorio di Turri, dove ci sono stati cedimenti in via Regazzoni Alta e appunto via Monte Nero. «Per quanto riguarda le tre frane vecchie interverremo assieme al Comune di Galzignano», spiega ancora il sindaco. «È invece la prima volta che Turri va così in difficoltà. Solitamente accadono piccoli cedimenti ogni due o tre anni». Qualcosa ultimamente non funziona. «Credo che i problemi siano sorti quando si è tolta la gestione dei monti agli abitanti, assegnandola al Parco Colli, che non può, anche a causa della troppa burocrazia, far fronte all'intero territorio dei Colli Euganei».
Il recente weekend ha poi rimesso in allarme il territorio pianeggiante, con i livelli del canale che hanno rischiato di superare i limiti. «L'11 marzo incontrerò l'assessore regionale Conte, il Genio civile e il Consorzio di Bonifica, assieme ai comuni di Galzignano, Teolo, Torreglia, Abano e Battaglia. Vogliamo trovare una soluzione al più presto», annuncia il sindaco Bordin. «Quanto ai contributi pro alluvionati, sono in contatto con alcuni deputati e insisto perché portino ai ministri la richiesta di stato di calamità per l'alluvione che ha colpito Montegrotto all'inizio di febbraio».
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