Abano sceglie il futuro tra due modelli di città

ABANO TERME. La continuità o il cambiamento. Due modelli di sviluppo agli antipodi. Due persone molto diverse tra loro. Abano sceglie domani, con il voto del ballottaggio, il suo futuro per i prossimi cinque anni. Decide se andare avanti con il sindaco Luca Claudio o se voltare pagina, affidandosi per la prima volta a una donna, Monica Lazzaretto. Questo è, nei punti essenziali, il programma dei due candidati, come è emerso dai faccia a faccia degli ultimi giorni e dal programma presentato agli elettori.
Sicurezza
Luca Claudio: «Quando sono stato eletto ho trovato un sistema di videosorveglianza non funzionante, l'ho riattivato e ci siamo dotati di strumenti nuovi e di una centrale operativa. Proseguiremo con la lotta all’accattonaggio, ai clandestini, agli irregolari, pur sapendo che non basta portarli ogni tre giorni in questura se poi qualche ora dopo sono di nuovo in giro. C’è un’evidente incapacità di gestirli».
Monica Lazzaretto: «Le telecamere vanno messe in rete con quelle dei Comuni limitrofi. Ma penso anche a incentivi per le telecamere dei privati, purché anche queste siano messe in rete. Tra i nostri obiettivi c’è la cittadella della sicurezza al 1° Roc insieme a Montegrotto».
Viabilità e infrastrutture
Luca Claudio: «C’è ancora molto da fare, ci sono strade da sistemare e marciapiedi da rifare, anche perché sono devastati dalle radici di alberi che nulla hanno a che vedere con il nostro territorio, come i pini marittimi. Sapevamo che dopo dieci anni di cattiva amministrazione ce ne sarebbero voluti almeno sei o sette per sistemare le cose. Tra i grandi progetti c’è il collegamento della circonvallazione con Montegrotto. E una bretella per collegarla con via Cesare Battisti».
Monica Lazzaretto: «Dal casello di Terme Euganee non c’è neppure un cartello che aiuti ad arrivare ad Abano, sicuramente c’è una carenza di facilitazioni da colmare. Ma fare qualcosa per la viabilità vuol dire anche mettere in rete le piste ciclabili per favorire la mobilità sostenibile nell’ottica del benessere. Non c’è una pista che colleghi Abano e Montegrotto, per esempio. E poi bisogna pensare ai pedoni, garantire loro la sicurezza. Unire le circonvallazioni, invece, non ha senso: Montegrotto non lo farà e non ha neanche soldi, il rischio è solo di scaricare traffico su altri quartieri».
Luca Claudio: «Comunque la ciclabile tra Abano e Montegrotto c'è, è quella della Provincia. E noi vogliamo ridurre la circonvallazione da quattro a tre corsie per ricavarne una grande».
Lavoro, giovani, economia e rilancio degli alberghi vuoti
Luca Claudio: «Vogliamo dare allo sportello giovani una prospettiva internazionale. Sul lavoro non abbiamo competenze, possiamo solo creare condizioni favorevoli per gli imprenditori, come nel caso dell’Acquapark che potrebbe portare all’assunzione di cinquanta persone ma è bloccato anche perché l’opposizione ci ostacola con le stesse persone che oggi sostengono la Lazzaretto. Per gli alberghi chiusi noi abbiamo le idee da tempo e l’intenzione di destinarli agli anziani e ai giovani».
Monica Lazzaretto: «Intanto c’è da colmare un gap sul fronte dei collegamenti: non abbiamo treni per i nostri studenti e per i lavoratori pendolari. E anche i collegamenti con l’aeroporto sono carenti. Gli alberghi chiusi vanno rilanciati, bisogna ricavare una residenza per anziani. E poi altri spazi da usare per le attività di quartiere, come luoghi di incontro. Le politiche giovanili sono il mio lavoro: dobbiamo intervenire non solo per dare ai ragazzi occasioni di svago, ma per orientarli al lavoro, per aiutarli a imparare le lingue, per sostenere le start up, per ospitare incubatori di imprese. I giovani sono quelli che ci aiuteranno a rinnovare il settore turistico».
Tasse locali
Luca Claudio: «Il nostro comune ha tassazioni fra le più basse, anche per effetto degli estimi catastali sottostimati. L’ultimo aggiornamento Istat delle tariffe lo abbiamo fatto nel 2012, poi più niente a parte un ritocco a un dettaglio dell’Imu. Gli alberghi pagano il 7.6 ma va allo stato. E l’imposta di soggiorno per me è giusto tenerla così».
Monica Lazzaretto: «Non sono d’accordo sul fatto che le tasse siano così basse, c’è un’analisi della Cna a dimostrare che sono alte e che si potrebbero tagliare. Il primo passo deve essere quello di armonizzarle con quelle di Montegrotto, per equità. La tassa di soggiorno, poi, andrebbe usata per fare un piano di marketing e promuovere il turismo. Io penso che riusciremo a fare economia di scala con le unioni di servizi. Poi c’è necessità di un sostegno per le famiglie che non riescono a pagare le rette dei servizi essenziali come gli asili».
Luca Claudio replica: «Sulle tasse chiedo più correttezza: i dati sono chiari, le rette sono basse, tanto è vero che negli asili abbiamo liste d’attesa lunghissime con tante richieste da residenti di altri comuni».
Accoglienza dei profughi
Luca Claudio: «Noi siamo sempre stati chiari, non c'è posto per centri d'accoglienza in tutto il bacino termale. Anzi, fosse per noi chiuderemmo tutto il Veneto, perché la loro presenza crea disagio a tutti. E poi è insopportabile il fatto che ci siano cooperative che speculano sulla povera gente».
Monica Lazzaretto: «La nostra è una città termale e va protetta. Poi però è chiaro che la volontà del sindaco da sola non basta, bisogna fare massa critica, essere tutti d'accordo. Così come bisogna collaborare con i sindaci che hanno già accolto una parte di queste persone. Ho sentito tante falsità su di me, a cominciare dal fatto che avrei interessi a farli arrivare. Bene, io mi occupo di tossicodipendenze, non è proprio il mio settore».
Rifiuti
Luca Claudio: «Il servizio funziona ma in effetti non è ancora sui livelli europei. Però la nuova gestione costa un milione e mezzo in meno. Ora puntiamo a migliorare le isole ecologiche, dotandole di cassonetti intelligenti, a potenziare la videosorveglianza e ad arrivare, con il porta a porta, all’80 per cento».
Monica Lazzaretto: «Si può ancora fare molto. In centro ci sono cassonetti vecchi, sporchi e puzzolenti. E alcuni ostacolano il passaggio dei pedoni e di chi usa una carrozzina. Vogliamo creare oasi ecologiche innovative, in sintonia con l’arredo urbano. E spingere la differenziata per arrivare a livelli più alti. Servono telecamere per punire chi porta rifiuti da altri comuni».
Prime cose da fare in caso di elezione
Luca Claudio: «Ripartire subito alla grande con le progettazioni e con gli interventi che inevitabilmente non siamo riusciti a completare in questo primo mandato. C’era un ritardo notevole da recuperare».
Monica Lazzaretto: «Io credo che il primo passo da fare sia quello di ricostruire un clima di pace. E subito dopo aprire il confronto a tutte le realtà. economiche, sociali. Convocare tavoli non deve essere visto come una perdita di tempo: è necessario riprendere la buona abitudine dei confronti per poi fare sintesi e decidere. Tra le urgenze ci sono anche le manutenzioni delle strade, dei marciapiedi, dell’arredo urbano, per dare omogeneità, sicurezza e armonia. Infine c’è sicuramente da fare nelle periferie, perché possano recuperare il ritardo nei confronti del centro città».
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