Accorato appello del professor Della Valle «Liberiamo Torreglia dalle brutture»

FONTANA INCRIMINATA «Vasca da bagno»
TORREGLIA.
«Al peggio, se lo si vuole, si può porre rimedio!» L'accorato appello viene lanciato dal professor Anacleto Della Valle, docente di Storia dell'arte, che elenca una serie di «indecenze» da eliminare. La prima è il «grosso budino tremulo, sbilenco e rosa che da decenni ci rappresenta quasi fosse il nuovo stemma locale». Non è edificante come benvenuto il simbolo della Buddineria, e perciò venga collocato - suggerisce - all'interno del locale. La seconda bruttura riguarda «la gigantesca vasca da bagno rotonda che, quando non s'inceppa, spara spettacolari spruzzi d'acqua sulle auto di passaggio». Secondo il professore, meglio riempire di terra la fontana e piantarvi essenze e cespugli dei Colli. E che dire del sagrato della chiesa, costruita dai cittadini lasciandoci tre morti, e trasformato «in pista di atterraggio per Ufo, visto che l'illuminazione è visibile solo dall'alto dei cieli?». Almeno si ponga una piccola targa per ricordare il sacrificio dei morti sul lavoro, suggerisce Della Valle. Quello che proprio non va giù al professore è il capitello in centro «ridipinto di un bel colore gelato alla frutta dall'attuale amministrazione». Il capitello è stato voluto dal latinista Jacopo Facciolati, il quale donò una bella Madonna del Rizzi (1729-1795), allievo del grande Bonazza, alloggiata nel capitello ma che, secondo l'esperto d'arte, starebbe al sicuro dentro la chiesa, sostituita con una copia. Ancora: «A Torreglia nessun Saorin ha meritato il nome di una via. Forse si tratta dell'illustre vescovo di Chioggia, nato a Torreglia nel 1769, Antonio Savorin». La correzione del nome della via è d'obbligo.
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