AcegasAps-Hera, la fusione porta oltre 3 milioni di euro in più a Padova

È di 3 milioni e 400 mila euro il bilancio dell’operazione di fusione tra AcegasAps e la società emiliana Hera: la capitalizzazione è aumentata del 50%. Soddisfatto il sindaco «reggente» Rossi

PADOVA. Capitalizzazione aumentata del 50 per cento e dividendi con un più 113%. Sono due degli indicatori del successo del primo anno dall’operazione di incorporazione di Acegas – Aps in Hera che ha portato nelle casse del Comune di Padova 3 milioni e 400mila euro in più a cui si sommano 988mila euro derivanti dalla vendita delle opzioni cedute sul mercato dal Comune di Padova prima dell’ultimo aumento di capitale.

«Si tratta di un recupero di risorse importanti per la nostra città in tempi di tagli dei trasferimenti statali – spiega il sindaco reggente Ivo Rossi – performance come quelle registrate da Hera, di cui il Comune di Padova detiene una quota superiore al 5 per cento del capitale quotato, danno l’idea di come anche in momenti di crisi, una azienda bene amministrata, dalla solida patrimonializzazione, garantisca redditività e investimenti sul territorio».

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Solo sul lato della depurazione delle acque Hera investirà nel territorio di Padova 50 milioni di euro. 500 i milioni di euro di investimenti già deliberati dal gruppo sul territorio di azione fino al 2017. Continua anche il processo di snellimento della catena di comando interna al gruppo: dopo l’azzeramento dei consigli di amministrazione delle controllate del gruppo, il consiglio di amministrazione di Hera post incorporazione è passato da 13 a 10 componenti.

«Le economie derivanti dall’incorporazione di Acegas – Aps in Hera – spiega l’amministratore delegato di Acegas – Aps Cesare Pillon – porterà a risparmi per 30 milioni di euro derivanti dalle sinergie tra le due strutture, abbattimento dei costi di approvvigionamento delle materie prime e dalla razionalizzazione dei processi decisionali aziendali. Non possiamo anticipare l’entità del dividendo del prossimo anno, che verrà decisa in sede di approvazione del bilancio 2013, ma possiamo essere ottimisti, visti i dati delle ultime trimestrali». «Si apre una stagione – conclude il sindaco reggente Ivo Rossi - in cui si potrà discutere, come già avvenuto a Gorizia e come sta avvenendo a Udine, di ulteriori processi di aggregazione nell’area del Nord Est».

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