Addio Acquaviva, riposerà ad Assisi

Nella chiesa di Santa Sofia a Padova circa 150 persone erano raccolte per porgere l’ultimo saluto al sociologo
BARON - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - FUNERALE SABINO ACQUAVIVA
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PADOVA. Nella chiesa di Santa Sofia a Padova circa 150 persone si sono raccolte per porgere l’ultimo saluto al sociologo Sabino Acquaviva che a 88 anni ha lasciato la vita. Una cerimonia senza sfarzo, intima, così come sarebbe piaciuta a lui, restio a ogni enfasi. Dice il parroco don Giorgio che ha officiato a fianco di don Giovanni Brusegan e di don Lucio degli Eremitani: «Ieri il telefono non ha mai smesso di suonare: volevano sapere l’orario delle esequie e quello della cremazione al cimitero maggiore». Il libro aveva fatto scalpore, c’era stata una stroncatura da parte di Civiltà Cattolica che aveva elevato a potenza la divulgazione dell’opera.

Sabino Acquaviva
Sabino Acquaviva

Presenti alla cerimonia gli assistenti di un tempo, ognuno con un po’ di neve nei capelli, gli amici di vecchia data come l’ingegner Piva che gli è stato vicino fino all’ultimo respiro, la moglie Eugenia e la figlia Chiara. Commovente l’intervento di Chiara: «Mi sono resa conto della fortuna di essere stata vicino a un padre così che mi ha consolata in ogni fase della mia vita, che mi ha dato il suo conforto nelle difficoltà, che mi ha indicato la strada per risolvere i problemi, che mi ha spiegato come essere sempre me stessa, lasciandomi sempre libera nelle mie scelte. Era premuroso, Sabino, e ogni volta che partivo da Padova per rientrare a Venezia dove ho il mio lavoro, mi congedava con un sorriso, mi diceva buon viaggio. Ora sono io a dirlo: buon viaggio, papà».

Il professor Prandstraller ha salutato Acquaviva, tracciandone il profilo intellettuale e il significato del suo lavoro che lascia una traccia indelebile. I sacerdoti, i parenti, gli amici hanno seguito la bara di legno chiaro coperta di fiori bianchi e gialli, fino alla porta della chiesa sfiorandola con una carezza di commiato. Le ceneri sono state affidate alla figlia che le porterà ad Assisi, dove c’è la tomba di famiglia.

 

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