Addio al costruttore Schiavo suoi l’Euganeo e Largo Europa

È mancato ieri, all’età di novantasei anni, Emilio Schiavo, uno dei volti storici tra i costruttori padovani.
È stato presidente dell’Ance e vicepresidente di Confidustria, ma soprattutto è stato uno dei protagonisti della ricostruzione cittadina, lasciando il marchio della sua impresa in molte aree della città. In associazione con la Grassetto, Schiavo ha costruito lo Stadio Euganeo e, sempre insieme alla Grassetto, ha partecipato alla demolizione del borgo dei Conciapelli e alla realizzazione di Largo Europa.
La firma su Padova
Ha poi costruito due lotti dell’autostrada Padova-Milano (con le due gallerie sotto i monti Berici) il sistema fognario di Padova nord, molti grandi palazzi di corso Milano e di largo Europa, solo per citare qualche altro esempio. Fuori Padova, suoi sono alcuni tra i più prestigiosi palazzi di Jesolo. «Negli anni dei sindaci Cesare Crescente, Ettore Bentsik e Settimo Gottardo» ricorda l’amico Leonardo Cetera «Emilio Schiavo era uno dei costruttori più noti in città, insieme a Grassetto, Favaro, Santinello e Parpajola. La sua impresa, insieme alla Grassetto, ha messo la firma su gran parte delle grandi opere degli anni della ricostruzione, di cui va considerato tra gli artefici. Gli uffici della Schiavo, storicamente, erano in corso Milano e tutt’ora Emilio era il titolare del Garage Europa. Era un uomo d’altri tempi, ma negli anni Sessanta e Settanta il suo nome era tra i più noti in città. Tutt’ora, nonostante siano passati molti anni, rimane nella memoria di moltissimi padovani».
Con lungimiranza ed occhio per gli affari, dopo decenni nel mondo delle costruzioni, sul finire degli anni novanta Schiavo aveva deciso di vendere l’impresa, che è così passata alla Techint di Milano (di proprietà delle famiglie Rocca e Scaroni, a cui appartiene anche Paolo Scaroni, attuale presidente del Milan). Una scelta che, con il senno di poi, si è rivelata vincente, visto che Schiavo è riuscito a concludere l’affare poco prima dell’inizio della grande crisi.
Un’altra generazione
Anche nella vecchiaia, pur avendo lasciato le costruzioni, Emilio Schiavo non era uscito dal mondo degli affari, dedicandosi alle operazioni immobiliari ed alla compravendita di aree edificabili. Lucidissimo nonostante l’età, si è sempre mantenuto molto attivo e per il suo novantesimo compleanno, nel 2012, era stata organizzata una grande festa a villa Borromeo, a Sarmeola di Rubano. Nella vita privata, Schiavo aveva sposato una ragazza siciliana (Leda, che oggi ha 94 anni) da cui ha avuto una figlia, Chiara, che ha seguito le orme del padre. «È stato un uomo che ha lavorato moltissimo per la città» conclude Cetera «e l’attuale aspetto della Padova attuale porta in molti luoghi l’impronta della sua impresa. Apparteneva ad un’altra generazione, ma ancora oggi molto lo ricordano con stima e affetto». —
Silvia Quaranta
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