Addio al servizio di Polizia Tre Comuni disdicono Retenus

Gianni Biasetto / SACCOLONGO
L’unione dei comuni Retenus per la gestione del servizio di Polizia municipale ha le ore contate. I consigli comunali di tre dei quattro comuni che ne fanno parte: Saccolongo, Veggiano e Cervarese Santa Croce nella seduta di mercoledì prossimo discuteranno ed approveranno la delibera sul “Recesso unilaterale dall’Unione dei comuni Retenus”.
Il quarto comune, quello di Rovolon dove è in corso la campagna elettorale, dovrebbe aggiungersi dopo le elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre prossimi.
Il servizio continuerà a svolgersi in maniera associata, con lo stesso personale, ma tramite convenzione.
«Come giunte comunali abbiamo preso questa decisione per snellire la burocrazia e risparmiare i circa 100mila euro l’anno che Retenus ci costa», spiega Massimo Campagnolo, sindaco di Cervarese, il Comune più popoloso dei quattro.
«È vero che gran parte della cifra che serve per il funzionamento dell’Unione ci viene assegnata come contributo dalla Regione Veneto, ma la convenzione ci permette di snellire le procedure. Retenus ha un suo bilancio e un suo revisore dei conti. Inoltre, contiamo di migliorare il servizio: l’obiettivo è di aumentare a 9 il numero degli agenti ora fermo a sette».
L’Unione Retenus è stata istituita il primo gennaio del 2014 tra i comuni di Saccolongo, Veggiano e Rovolon, mentre Cervarese Santa Croce che faceva parte del Consorzio di Polizia Padova Ovest con sede a Selvazzano, si è aggiunto esattamente un anno dopo. A governarla è un Consiglio composto da 12 membri, 3 per comune. L’attuale presidente è il sindaco di Saccolongo, dove ha sede l’Unione, Steve Garbin. Il comandante è e rimarrà anche dopo l’entrata in vigore della convenzione, Fabio Ferrigioni. A distanza di poco più di sette anni il progetto, che quand’è nato sembrava agevolare i comuni più piccoli, va dunque in archivio.
«La convenzione prevede che il servizio continui più o meno con le stesse modalità, il comandante rimarrà lo stesso, il personale opererà come ha operato finora» aggiunge Campagnolo «Eliminando l’apparato amministrativo, composto dai dipendenti dei comuni prestati all’Unione e da qualche tecnico esterno, contiamo di migliorare l’aspetto burocratico. La normativa a cui deve sottostare Retenus è la stessa dei comuni e non sempre agevola l’operatività». Campagnolo fa capire che gli agenti di Retenus con la convenzione avranno meno pratiche burocratiche e potranno dedicare più tempo al controllo del territorio, dove risiedono circa 20mila persone, che viene sempre più invocato dai cittadini. ––
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