Addio al tenore Bergonzi

MILANO. È stato Radames, Don Carlo, Manrico, Alfredo, il duca di Mantova, Ernani, anche Otello: Carlo Bergonzi è stato uno dei più autorevoli interpreti di tutti i tempi del repertorio verdiano, e ha cantato al fianco delle più raffinate voci liriche del ’900, come Maria Callas, Renata Tebaldi, Leontyne Price, Montserrat Caballè, sotto la direzione dei più grandi, da Von Karajan a Muti, nei maggiori teatri lirici del mondo. Si è spento nella notte di venerdì: aveva compiuto 90 anni il 13 luglio. Nato a Polesine Parmense, ha avuto una lunga e straordinaria carriera, interprete di Verdi soprattutto ma senza trascurare gli altri grandi, da Puccini a Leoncavallo, da Massenet a Ponchielli. Debuttò nel 1947 a 23 anni; nel 1995 l’addio al palcoscenico, ma nel 2000 è per la prima Otello, alla Carnegie Hall. Amplissima la discografia: 25 opere complete e un album con tutte le 31 arie per tenore di Verdi. Nel 2010 alla Fenice gli è stato consegnato il premio “Una vita per la musica - Artur Rubinstein”; il teatro veneziano oggi lo piange, e in sua memoria ha listato a lutto le bandiere.
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