Addio Bob Hoskins, faccia bella del cinema

Era piccolo di statura, occhi mobilissimi, accento cockney e braccia forti; era inglese, ateo, comunista, ridanciano, autoironico e istrione per istinto. Era Bob Hoskins, all’anagrafe Robert Williams...

Era piccolo di statura, occhi mobilissimi, accento cockney e braccia forti; era inglese, ateo, comunista, ridanciano, autoironico e istrione per istinto. Era Bob Hoskins, all’anagrafe Robert Williams Hoskins junior, nato a Bury St. Edmunds nel Suffolk il 26 ottobre del 1942. Se n’è andato ieri in ospedale, ma da due anni imprigionato nella sua casa natale dal morbo di Parkinson. Per il suo pubblico, che magari non ne conosceva il nome ma ne riconosceva il faccione simpatico appena appariva sullo schermo, non se ne è mai andato. Figlio di proletari, era cresciuto a Londra e aveva lasciato la scuola ad appena 15 anni per mantenersi da solo. Finì in teatro per caso, accompagnando un amico. Lo scelsero per una piccola parte, ma finì alla Royal Shakespeare Company. Anche al cinema approdò per caso e con un piccolo ruolo da caratterista ma subito dopo già lavorava al fianco del giovane Richard Dreyfuss, in un film indipendente di culto come “II pornografo” di John Byrum. Vennero “Quel lungo venerdì santo” di John McKenzie (1980) e “Mona Lisa” di Neil Jordan (1986) che gli vale il trionfo a Cannes (miglior attore), il Golden Globe e la nomination all’Oscar nello stesso anno. A Hollywood Bob Zemeckis gli affida la parte del detective privato Eddie Valiant nel più demenziale cartoon di tutti i tempi “Chi ha incastrato Roger Rabbit?”. Il caratterista perfetto diventa un protagonista a tutti gli effetti. Ecco “Super Mario Bros”, personaggi storici da Edgar Hoover nel “Nixon” di Oliver Stone, da Mussolini in “Io e il Duce” a Papa Giovanni ne “Il Papa buono”. Ci sono 22 premi nella sua carriera, come miglior attore. L’ultima apparizione è nei panni di un nano in “Biancaneve e il cacciatore” (2012): gli piaceva, diceva che aveva voluto concludere con la stessa «modestia con cui ho cominciato: un nano tra giganti».

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