Addio "Casa Rossa": l'Usl all'Arcella si trasferisce in via Temanza

ARCELLA. Da aprile, nei locali di via Temanza 1, a San Carlo, dove una volta c’era l’azienda molitoria Golfetto, apre i battenti il nuovo Distretto Sociosanitario, numero 2, dell’Usl 16, che prima si trovava in via Jacopo Avanzo 35, (in zona Stazione), all’interno della cosiddetta “Casa Rossa”.
La vecchia sede dietro alla Stazione è stata chiusa definitivamente venerdì pomeriggio dopo che, per tutta la settimana, è stato effettuato il trasloco di tutti i mobili e delle suppellettili dalla vecchia alla nuova sede. Al piano terra, dove si accede dalla rotonda posteriore su via Temanza, sono stati predisposti gli uffici amministrativi e solo una parte degli ambulatori specialistici.
Al piano rialzato gli altri ambulatori, il punto prelievi, l’accettazione e gli spazi riservati all’assistenza domiciliare.
Due le sale d’attesa, in realtà non molto capienti. Una è quella per gli utenti degli ambulatori e l’altra per la tessera sanitaria, il cambio del medico e per gli altri servizi previsti sul territorio.
I dipendenti interni della struttura sono circa 100 per un bacino di utenza, che arriva a 100.000 residenti visto che il Distretto 2 serve tutta l’Arcella, compresa Pontevigodarzere, Brusegana, Chiesanuova, Limena e Cadoneghe. La nuova sede è servita dal tram (fermate palasport e San Carlo), dal bus 16 di Aps (corso Plebiscito-Riviere- Ponte San Nicolò ) e dalle corriere della Sita e dell’Actm in arrivo dal Camposampierese e da Vigodarzere.
I posti auto nei pressi dell’ingresso della nuova sede del distretto socio sanitario sono circa cento. Disco orario per la sosta delle auto fino sino a 120 minuti.
Al momento il cambio della sede distrettuale è costato 5.5 milioni. 3.497.259 per l’acquisto dell’immobile e 1.949.800 per i lavori di ristrutturazione dei locali per renderli adatti alle nuove esigenze.
L’apertura del nuovo distretto in zona San Carlo ha trovato unanimi consensi sia tra i residenti sia soprattutto tra i negozianti del rione. «La nuova struttura porterà benefici a tutti», dice Mauro Sarti che abita poco lontano dalla sede degli uffici socio sanitari.
Soddisfatta anche l’edicolante Lucia Agostini: «Speriamo di vendere più quotidiani e periodici, anche perché tra impiegati e utenti qui graviterano alcune centinaia di persone ogni giorno».
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