Addio edicola a Murelle La titolare è in pensione La mappa delle chiusure
Mancanza di margini di guadagno, tasse di occupazione del suolo, costi di manutenzione: è drammatica la situazione di chioschi e rivendite di quotidiani e riviste. Si resta in piedi fin che si può grazie alla vendita del collaterale, ma ormai è una morìa. Dopo la chiusura dell'edicola di via Desman a Borgoricco, dal primo gennaio ha chiuso anche la rivendita di via Cornara a Murelle per il pensionamento della titolare .
Villanova può comunque contare su altre due edicole in centro paese. La serrata di inizio anno coinvolge pure quella di via Pacinotti a Piombino Dese; il servizio è garantito dalle edicole di via Roma e da quelle di Torreselle e Levada. Ha gettato la spugna il 31 dicembre il chioschetto del centro di Trebaseleghe seguendo l'esempio dell'edicola di Silvelle che ha chiuso a fine ottobre. Restano attive due edicole a Trebaseleghe e quella di Sant'Ambrogio; sguarnita Fossalta dov’è la rivendita è stata chiusa tempo fa. A Zeminiana c'è un'unica edicola dopo il ridimensionamento dell'attività di quella di Massanzago, rimasta come semplice cartoleria.
«Purtroppo non c’è nessuno che si offre per gestirla nonostante i locali siano in pieno centro, disponibili e con buone prospettive di rilancio. Potrebbe lavorare anche con i testi scolastici» commenta il sindaco di Massanzago Stefano Scattolin. Dal primo gennaio ha chiuso i battenti anche il negozio di Arsego, che già da un anno non vendeva più quotidiani e riviste limitandosi alla cancelleria. «Sono abbonato e per avere i quotidiani al bar mio padre deve andare tutti i giorni all’unica edicola rimasta, a San Giorgio delle Pertiche» lamenta Pippo del Baricentro. Anche a Cavino l'edicola ha chiuso da un mese e finora nessuno l'ha rilevata. C'era stato un interesse da parte di un cittadino ma, fatti i conti, ha rinunciato: i ricavi erano all'osso. Problemi che non scoraggiano la titolare dell'Accessoria Concept Store di via Piovego che, unica nel panorama, all'interno di un centro di servizi alla famiglia, nei prossimi giorni attiverà una nuova rivendita di quotidiani e riviste.
«I quotidiani danno una percentuale fissa troppo bassa mentre le riviste il 19%» dichiara Luciano Battista, titolare dell'unica edicola del centro di Vigonza dopo la chiusura un mese fa di quella di via Roma «Le chiusure vanno a discapito dell’informazione quotidiana e contribuisce al drastico calo delle vendite mettendo in crisi un altro importante settore». C'è anche un problema non secondario: con la riduzione del numero delle edicole i distributori si sono ridotti nel numero e quelli rimasti sono costretti a fare un giro molto più ampio avendo ereditato le edicole dei colleghi che hanno cessato l'attività col risultato che i quotidiani arrivano più tardi. Battista è entrato nel direttivo Sinagi, uno dei sindacati degli edicolanti, e vuole riorganizzare il servizio, portare avanti un accordo con i vari Comuni per abbassare o attivare una moratoria per quanto attiene l'occupazione del suolo pubblico e tentare una rivalutazione dell’aggio. —
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