Addio tregua, motoseghe in azione

PONTEVIGODARZERE. Della tregua ai tagli suggerita dal buon senso e dal commissario straordinario, Paolo Di Biagi, al settore Manutenzioni e Verde sembra interessare poco. Mercoledì, esattamente il giorno dopo l’accordo siglato tra Comune e ambientalisti, sono stati tagliati tre alberi e dei piccoli arbusti al giardino Vanzan, a Pontevigodarzere. L’indignazione dei residenti ha ceduto il passo a incredulità e amarezza: «Le squadre “della morte” hanno colpito ancora» si sfogano gli abitanti del rione Villa Laura, proprio di fronte al giardino. «Hanno segato in fretta e furia, come ladri. Sono squadre formate da incompetenti e inviate da altrettanti incompetenti. Erano alberi perfettamente sani: abbiamo scattato le foto dei tronchi lasciati a terra e queste dimostrano che gli alberi non erano malati».
I residenti di Pontevigodarzere ora sono infuriati: avevano creduto nel “cessate il fuoco” del commissario, erano convinti non ci sarebbero stati altri interventi con le motoseghe, invece l’ultimo raid, per di più a sorpresa, ha gettato nello sconforto un pezzo di città già messo a dura prova dalla giunta Bitonci: «Già durante il periodo Bitonci l’unica oasi verde di questa fetta del nostro quartiere aveva subito il taglio di 7 grandi alberi perfettamente sani» ricordano, ancora con il dente avvelenato. «Tutto ciò continua a essere ingiustificabile e un danno enorme per la nostra zona in cui passano 40 mila automezzi al giorno». Piangono soprattutto i piccoli arbusti che avrebbero potuto diventare alberi e che, certo, non erano a rischio schianto, vista la loro giovane età: «Il settore si nasconde dietro casi di pericolo e perizie di rischio» tuonano inviperiti, «ma gli arbusti di cui i “killer” comunali non hanno avuto pietà erano stati piantati da cittadini civili del nostro quartiere che volevano cercare di ripristinare - a spese e lavoro loro - il verde disboscato. Questi tagli brutali sono stati solo un’ulteriore provocazione. Che fine ha fatto l’accordo tra Comune e ambientalisti siglato proprio il giorno prima? Ci chiediamo» concludono i residenti amareggiati, «quali interessi muovano veramente questo stillicidio del verde in città».
Elvira Scigliano
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