Piper si schianta su un campo, tutti salvi
Tragedia sfiorata poco dopo le 14 di martedì in via della Madonnina: a bordo c’erano un padovano di 55 anni che era alla guida del velivolo, e tre studenti di origine straniera. L’aereo da turismo partito dall’Allegri ha subito perso potenza costringendo il pilota a un atterraggio di emergenza

Ci sarebbe un guasto al motore alla base dell’atterraggio di emergenza a Voltabrusegana di un Piper da turismo pilotato da un padovano di 55 anni, con tre giovani a bordo. Una dinamica tuttavia ancora da esaminare, al vaglio degli inquirenti, che ha fatto pensare a un miracolo: tutti illesi, infatti, gli occupanti del velivolo che era da poco partito dall’Allegri.
L’incidente
Erano da poco trascorse le 14 quando il Piper PA-28 è partito dall’aeroporto per testare un nuovo motore. Un volo terminato anzitempo: poco dopo il decollo l’aereo da turismo avrebbe perso improvvisante potenza costringendo il pilota a mettere in atto alcune manovre d’emergenza nel tentativo di atterrare nuovamente sulla pista dell’aeroporto distante appena qualche centinaio di metri dal luogo dell’incidente.
Un tentativo fallito che alla fine ha costretto il pilota a cercare una zona meno abitata dove poter atterrare con la speranza di poter contenere l’impatto a terra. Una scelta decisa e improvvisa, che ha portato allo schianto in via della Madonnina, una traversa di via Decorati al Valor Civile, non lontano dal centro abitato. Tutti illesi i tre studenti universitari, uno di origine yemenita e gli altri due pakistana, miracolosamente usciti dal velivolo illesi dopo l’impatto – violento – al suolo.
Trasportati in ospedale dal personale del Suem giunto sul posto con un’ambulanza, alla fine se la sono cavata solo con tanta paura. «Ho temuto che prendesse fuoco», racconta una testimone dal balcone di via Decorati che si affaccia su via della Madonnina. Su quella strada c’era solo lei, una residente che stava passeggiando. «Ho sentito un rumore, appena ho alzato gli occhi al cielo ho visto l’aereo a pochi metri sopra la mia testa. Era bassissimo – afferma ancora incredula dopo l’accaduto – l’ho visto sbattere sui fili della luce e poi precipitare. Ho avuto paura che prendesse fuoco, ma con mio enorme sollievo alla fine li ho visti uscire con le loro gambe e ho immediatamente chiamato i soccorsi».
Sotto choc il pilota
Cammina nervosamente avanti e indietro lungo la strada. L’adrenalina è ancora in circolo e gli occhi sono rivolti sul suo aereo che sta per essere fatto a pezzi dai vigili del fuoco che devono sgomberare la strada e consentire la riapertura al traffico.
Scuote la testa e scambia solo qualche parola con i passanti: «L’importante è che nessuno si sia fatto male. Ho temuto solo per i ragazzi che erano a bordo, non per me», dice. Adesso rimane lì, a pochi metri dal suo Piper che poco prima è precipitato schivando pali della luce e la linea ferrata che passa a pochi metri. Una manovra a sangue freddo azzeccata, a detta di un altro pilota che è giunto sul posto: «Ha fatto in modo che non succedesse una catastrofe. A mio avviso è stato davvero bravo».
Le indagini
Il reparto della scientifica della polizia ha eseguito i rilievi, fotografato il pannello di comando mentre i colleghi della Digos hanno raccolto la testimonianza del pilota. I vigili del fuoco hanno invece messo in sicurezza la zona svuotando i serbatoi dell’aereo e tolto i rami degli alberi rimasti a mezza altezza dopo l’impatto.
La società
In merito all’incidente, la società di gestione dell’Allegri Heron Air srl conferma che il velivolo, appartenente all’Aeroclub padovano ha effettuato «un atterraggio di emergenza fuori campo, regolarmente gestito dal pilota, condotto secondo le procedure operative previste in questi casi. Pur rappresentando una manovra in emergenza, non ha causato alcun ferito né danni a persone o cose terze. Nell’ambito dell’aviazione, la possibilità di affrontare con efficacia anche situazioni di emergenza è parte integrante della continua formazione e addestramento. Le procedure esistono per garantire la sicurezza anche in condizioni non pianificate e di criticità, come dimostrato in questa occasione».

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