Affidava perizie agli amici: Berto patteggia due anni

ESTE. L’avvocato e giudice onorario Cristiano Berto ha patteggiato due anni. Accusato di aver affidato incarichi di consulenza a professionisti e amici in cambio di soldi, Berto era finito a processo ma ha preferito siglare un accordo con la Procura della Repubblica di Trento.
Il caso si è chiuso con la pena sospesa di due anni per il reato di corruzione, la stessa toccata all’architetto Dino José Rancan, altra figura rinviata a giudizio che ha optato per il patteggiamento. Restano quattro imputati che hanno deciso di affrontare il processo e che dunque si presenteranno in sede di udienza preliminare. .
L’avvocato Cristiano Berto era sospettato di aver concordato con alcuni professionisti, nel suo ruolo di giudice onorario del Tribunale di Verona, un sistema per affidare perizie e consulenze a chi era disposto a pagargli una tangente del 10 per cento sulla parcella liquidata. Liquidata peraltro da lui stesso nell’ambito delle procedure esecutive di sua competenza.
Va detto che l’inchiesta era stata condotta dalla magistratura trentina e ha passato al setaccio una serie di perizie relative a cause fallimentari, ambito in cui Berto – avvocato con studio a Ospedaletto Euganeo – era chiamato ad operare come giudice onorario per il Tribunale di Verona.
Lo scorso 9 maggio un blitz della Guardia di Finanza aveva portato all’arresto dell’avvocato e giudice atestino, che era stato posto ai domiciliari con l’accusa di corruzione. Tra le prove a sostegno dell’accusa c’erano anche 850 euro recuperati in casa dell’architetto Rancan, uno dei professionisti favoriti dal giudice, destinati proprio allo stesso Berto.
L’inchiesta era peraltro nata dall’allora presidente della sezione fallimentare del Tribunale scaligero, che aveva rilasciato un’audizione spontanea in data 21 luglio 2017. Nel mirino della magistratura trentina, competente in materia, erano finiti anche il commercialista di Este Gian Marco Rando, l’imprenditrice padovana Maria Grazia Fornasiero, l’avvocato Marco Bertaso e il commercialista, entrambi veronesi.
L’arresto di Cristiano Berto aveva portato alle dimissioni di Serena Biancardi, legale pure lei, socia e moglie di Berto. La Biancardi era assessore ai Lavori pubblici e all’Urbanistica in Comune a Este. Era stata la stessa Biancardi a presentare al sindaco le dimissioni, accolte dalla giunta municipale. L’avvocato Berto era inoltre stato il mandatario elettorale della lista di Roberta Gallana, attuale sindaco: per questo il Movimento Cinque Stelle di Este aveva chiesto le dimissioni dello stesso primo cittadino. —
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