Aggredì la ex con tre coltellate e poi si ferì: condannato a 10 anni per tentato omicidio
Rito abbreviato per Antonio Salvadego: il 26 luglio scorso attese Beatrice Mazzucato sul posto di lavoro per ucciderla, ad Albignasego

Beatrice Mazzucato e Antonio Salvadego
ALBIGNASEGO. Dieci anni di reclusione in abbreviato, quindi si era partiti da 15 visto lo sconto di un terzo del rito. È la pena alla quale è stato condannato ieri Antonio Salvadego, 49 anni, che il 26 luglio del 2019 nel parcheggio di Galleria Roma ad Albignasego ha ferito con un coltello la sua ex, Beatrice Mazzucato, 47 anni, che all’epoca lavorava in uno dei negozi del complesso commerciale. Il giudice Elena Lazzarin ha deciso anche per una condanna dell’imputato a risarcire 30 mila euro alla parte civile costituita - l’ex compagna assistita dagli avvocati Ferdinando Bonon e Diana Baraldo. Inoltre l’imputato dovrà risarcire le spese processuali.
Agguato alle 8

L’agguato si verifica alle 8 del 26 luglio ad Albignasego, nel parcheggio del centro commerciale Galleria Roma. La sua ex sta per entrare nell’attività dove lavora da anni. Appena scesa dalla sua auto, saluta la titolare. Salvadego appare all’improvviso e corre verso di lei: in mano tiene un coltello da cucina con una lama da 20 centimetri. L’aggressione è immediata: lui urla «Adesso vedrai» e la colpisce con tre fendenti al collo, al braccio sinistro e al gluteo della gamba destra. La donna chiede aiuto al vicino bar Roma, mentre un passante soccorre la ferita e Salvadego si allontana di qualche decina di metri all’interno della galleria dove si ferisce. Pur in gravi condizioni (sarà operato al polmone) visto che successivamente si ferisce, non evita l’arresto. Tra i due c’era stata una relazione e una breve convivenza finita nel peggiore dei modi, tra pestaggi, scenate e minacce. Già denunciato dall’ex moglie per violenze domestiche, Salvadego era stato lasciato dalla donna che, il 30 giugno, aveva presentato denuncia: a giorni era atteso a carico dell’uomo il divieto di avvicinamento all’ex compagna. Aveva posteggiato la vettura nel parcheggio di via San Leopoldo, nel retro della galleria, alla quale si accede attraverso un percorso pedonale. Ha mirato subito al collo della donna, che ha parato il colpo sollevando il braccio davanti a sè.
Colpita anche a terra
Ma quando è caduta a terra, sbilanciandosi all’indietro, l’ha colpita ancora, al gluteo, fino a quando due ragazzi, accorsi alle richieste di auto della donna, hanno fatto scappare l’aggressore. Nel frattempo qualcuno aveva chiamato il 118 e i vigili, giunti insieme ai carabinieri. Gli agenti dell’unione Pratiarcati si sono fermati nel parcheggio antistante Galleria Roma, mentre i carabinieri chiudevano l’ingresso da via San Leopoldo, nel caso scappasse da lì. E infatti la prima direzione che l’uomo ha preso è stata appunto quella, nell’intento di raggiungere la propria auto, ma forse notando i carabinieri, si è girato e diretto verso via Roma, la maglia grondante sangue e il coltello in mano. Si era inflitto, infatti, alcune ferite al collo e al torace. Ieri il giudice Lazzarin ha anche deciso che l’imputato resta in carcere, ha infatti negato la richiesta del difensore degli arresti domiciliari. Evidentemente lo ritiene ancora pericoloso. —
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