Agrologic sarà attivo almeno sei mesi prima del nuovo casello

Il Pd denuncia: «Quattrocento camion sulle nostre strade a causa dell’improvvisazione del Comune nelle scelte»
Monselice (PD), 18 aprile 2019. Visita e presentazione cantiere Agrologic. Nella foto: la terrazza della mensa dipendenti con vista panoramica mozzafiato.
Monselice (PD), 18 aprile 2019. Visita e presentazione cantiere Agrologic. Nella foto: la terrazza della mensa dipendenti con vista panoramica mozzafiato.

MONSELICE. Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti autorizza in via definitiva il secondo casello autostradale di Monselice. Il decreto è stato emesso mercoledì 17 aprile ed entro il 10 maggio partirà la documentazione per l’avvio della procedura di Valutazione ambientale al ministero dell’Ambiente.

La notizia è stata data dal sindaco Francesco Lunghi in occasione dell’evento di inaugurazione delle tre nuove rotonde realizzate da Agrologic sulla statale Adriatica. Il ministero avrà un mese di tempo per avviare la procedura e poi altri 180 giorni per la risposta. Entro fine anno si dovrebbe avere l’autorizzazione di Via, poi sarà convocato il tavolo a Roma con il ministero delle Infrastrutture e quello dell’Ambiente per giungere infine a marzo 2020 alla conferenza decisoria. Considerando sempre positivi i pareri (in caso contrario la procedura s’interromperebbe), da quel giorno decorrerà il mese entro il quale i lavori dovranno iniziare, per concludersi entro sei mesi. Nella migliore delle ipotesi, entro dicembre 2020 il casello dovrebbe diventare operativo, circa sei mesi dopo l’avvio del lavoro nella prima parte del complesso Agrologic.

Il Partito democratico manifesta indignazione per le tempistiche del progetto: «Agrologic conta di iniziare l’attività a metà del 2020, mentre l’ultima dichiarazione di Francesco Lunghi esprime la speranza che alla fine dello stesso anno sarà possibile avere in esercizio il secondo casello. Questo significa che per almeno sei mesi 400 camion in più passeranno per il vecchio casello, intasando via Orti e, di conseguenza, i quartieri del Redentore e di Marco Polo. Questa situazione non è frutto del caso, ma dell’accordo con Agrologic firmato dal sindaco di Monselice, il quale prevede che l’azienda possa iniziare almeno parzialmente l’attività a prescindere dal fatto che il nuovo casello sia operativo. Le conseguenze per il benessere, la salute, la possibilità di spostamento, in particolare in orari di punta, dei cittadini monselicensi rischiano di essere serie. Questa vicenda costituisce un ulteriore atto di accusa verso un’amministrazione la cui azione è sempre stata disordinata e pochissimo meditata».

Giada Zandonà

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