«Ai padovani piace la cintura di castità»

Se a molti può sembrare un indumento piuttosto inusuale in realtà non è proprio così. La cintura di castità, salita alla ribalta delle cronache negli ultimi giorni in seguito al caso della padovana di mezza età che si è rivolta ai vigili del fuoco dopo aver perso le chiavi della sua cintura, è in realtà molto più utilizzata e richiesta di quel che si crede. E non perché le donne avrebbero paura di eventuali violenze, ma per puro gioco, divertimento e perversione. A spiegarlo è chi con cinture di castità, frustini, manette, e indumenti costrittivi ci lavora ogni giorno: i titolari dei sexy shop cittadini. A Padova ce ne sono diversi e quasi tutti vendono la famosa cintura di castità, per lei ma anche per lui. «Dopo i vibratori sono sicuramente il prodotto che vendiamo di più insieme a tutto ciò che fa parte della corrente del sadomaso Bdsm», spiega una negoziante di via Longhin, che dice di vendere in un anno anche un centinaio di cinture di castità. «Le comprano le donne ma anche gli uomini e spesso sono un regalo per il proprio o la propria partner». Le cinture sono per lo più in cuoio, ma esistono anche interamente d’acciaio. Hanno due bande, una in vita e una che copre la fascia pubica (per renderla inaccessibile), bloccate insieme da un lucchetto fornito di chiavi. «La perversione sta nel fatto di impedire al proprio partner di avere rapporti sessuali per un certo tempo al fine di aumentarne il desiderio», racconta un altro venditore di giochi erotici. E proprio la chiave della cintura di castità, quella che la sfortunata signora padovana aveva perso, eserciterebbe in questo rituale un particolare fascino. Rappresenterebbe allo stesso tempo la prigionia, nel momento in cui viene serrato il lucchetto, e la successiva liberazione. Un gioco che può essere fatto in solitario, e in questo caso di solito la chiave è messa in posti strani e difficili da raggiungere, o in coppia, in cui chi detiene la chiave è chiamato “key holder”, l’unico che ha il potere di decidere quando il suo schiavo verrà liberato. «Sono giochi molto comuni che attraggono soprattutto donne e uomini maturi. Ai padovani ne vendiamo parecchi», continua la titolare del sexy shop. «Le cinture di castità le comprano in modo particolare le donne: cinquantenni, sessantenni, e a volte anche più mature» Il costo? Se di buona qualità la cintura di castità arriva a costare anche oltre i 150 euro.
Alice Ferretti
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova