«Alberghiero a Cittadella» L’Itcg Girardi si candida

La dirigente dell’istituto superiore dà voce alle istanze delle famiglie dell’Alta «Noi possiamo fornire gli spazi». Ma la Provincia fa orecchie da mercante
Di Silvia Bergamin

CITTADELLA. «Cittadella può e deve diventare sede di un indirizzo alberghiero». La domanda, dal territorio e da tanti ragazzi, si fa sempre più insistente e la dirigente dell'Istituto Tecnico Commerciale Girardi, Fiorenza Marconato, ha deciso di farsene interprete e di mettere in moto tutti i canali possibili per raggiungere il risultato. Arrivata alla guida della scuola che forma i futuri geometri e ragionieri, la preside - che dal 2010 dirige anche il Liceo Tito Lucrezio Caro - spiega che «già un paio di anni fa al Girardi ci si era attivati per portare a Cittadella l'indirizzo alberghiero». Il problema è che poi è arrivato lo stop dalla Provincia e la motivazione è riassumibile nel classico «non ci sono soldi».

Al momento, dai vertici della Stanga, arriva quindi il niet «per questioni finanziarie». Per l'attivazione dell'indirizzo servono infatti delle strutture adeguate per realizzare cucine e aule ad hoc, che consentano agli studenti di svolgere le lezioni con tutti gli strumenti necessari ai futuri chef. «Al Girardi», sottolinea Marconato, «c'è la disponibilità degli spazi e c'è pure la domanda da parte delle famiglie, che sono costrette a mandare i figli, che desiderano seguire questo percorso formativo, a Castelfranco oppure ad Abano».

Ma pure nell'istituto trevigiano si pongono dei problemi: «A Castelfranco c'è una grande affluenza al punto che, al momento dell'iscrizione, viene data la precedenza ai residenti nella provincia di Treviso, lasciando di fatto fuori quelli dell'Alta Padovana, che si vedono costretti ad andare ad Abano». Tecnicamente, si tratta di far partire un corso di studi in "servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera" e i giovanissimi avrebbero la possibilità di maturare un bagaglio di competenze in settori strategici per il futuro economico dell'Italia, dal cibo al turismo. «A Cittadella una classe, come minimo, partirebbe di sicuro, ma sono convinta che i numeri sarebbero ben più elevati», sottolinea la dirigente. La battaglia continua: a febbraio si siederanno attorno ad un tavolo Marconato, il sindaco di Cittadella Luca Pierobon e il comitato dei genitori.

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