Cadoneghe, alberi capitozzati in via Vasari: «Scempio senza autorizzazione»
Quindici alberi ridotti a tronconi in via Vasari: «Nessun criterio è stato utilizzato nella scelta degli alberi da potare né nell’esecuzione della mutilazione stessa»

C’è un serial killer degli alberi che ha fatto scempio sistematico di una quindicina di piante in via Vasari, a Cadoneghe. All’apparenza, senza che nessuno si sia mai accorto di nulla e privo di autorizzazione da parte del Comune, in due anni ha capitozzato gli alberi. Anzi, li ha trasformati in tristi tronconi privi di rami. Mostrano chiari segni di sofferenza e alcuni sono già morti.
«Ho contattato l’ufficio tecnico comunale» dichiara l’avvocato Marco Vendramini, al quale alcuni residenti, inorriditi da tale scempio, si sono rivolti affinché si facesse portavoce con il Comune di quanto accaduto, «che mi ha confermato di non aver mai svolto alcuna potatura di questo genere in via Vasari. Eppure i tronconi d’albero parlano da soli: qualcuno era intervenuto a tagliarne i rami. Ho scritto quindi una pec al sindaco e all’assessore all’Ambiente, informandoli che lo scempio di alcuni alberi era iniziato all’incirca due anni addietro».
A seguito di quella che è una vera e propria mutilazione della chioma, un albero è morto ed è stato asportato anche il suo tronco.
«Nel corso degli anni, queste nocive potature si sono malauguratamente estese lungo la strada» prosegue l’avvocato, «interessando altre piante. Diversi alberi hanno subìto infatti la stessa mutilazione».
La situazione è divenuta ancora più grave nel mese di marzo, quando i tagli hanno interessato un altro grande albero, riducendolo effettivamente a un moncone. Entrando in via Vasari dalla rotonda con via Rigotti si notano dieci alberi potati radicalmente sul lato destro e sei sul lato sinistro della strada.
«Nessun criterio è stato utilizzato nella scelta degli alberi da potare né nell’esecuzione della mutilazione stessa» sottolinea ancora il legale, «ho ritenuto doveroso segnalare l’accaduto, in quanto il danno è estetico, ma anche economico, dato che sono stati rovinati alberi pubblici, senza alcuna apparente autorizzazione e senza che ve ne fosse alcuna ragione, neppure di sicurezza: le piante non sono mai state dichiarate malate e sono in fase di crescita».
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