Albignasego, in quattro per il dopo Barison

Giacinti per la continuità, Alfier alla guida del centrosinistra. La Lega schiera il segretario Cinetto, il M5S crede nella Clai
Di Cristina Salvato

ALBIGNASEGO. Ad Albignasego sarà una corsa a quattro per amministrare la città. Reduce dal voto amministrativo appena tre anni orsono, il sindaco che allora venne riconfermato, Massimiliano Barison, nel 2015 è stato eletto consigliere regionale. Decaduto pertanto con lui l’intero consiglio comunale, l’amministrazione è stata traghettata fino a queste nuove elezioni dal vicesindaco uscente Filippo Giacinti, il quale si ricandida ora al ruolo di primo cittadino. Il primo sfidante sarà Paolo Alfier, che raggruppa attorno a sé il centrosinistra. Avrà in appoggio alla sua candidatura due liste: il Partito Democratico e la civica Albignasego Viva. E’ sostenuto anche da Italia dei Valori, che però in questa tornata elettorale non ha espresso una propria lista. Alfier, 60 anni, ha una lunga esperienza di sindacalista nella Cisl e un corposo impegno nel terzo settore del no profit a livello regionale (è il portavoce regionale del Forum del terzo settore veneto). Laureato in Scienze politiche, è sposato, ha tre figli e vive a Sant’Agostino dal 1996. Dal 1991 lavora per l’Enaip come responsabile della sicurezza. «A che serve avere le mani pulite se si tengono in tasca» dichiara Paolo Alfier, citando un libro di don Milani «Questo principio mi ha spinto ad accettare la proposta del Pd di candidarmi. Sono per la costituzione di un’area metropolitana tra i Comuni attorno a Padova, che dialoghi alla pari con la città e abbia i numeri per ottenere finanziamenti europei». Ulderico Cinetto, segretario della Lega Nord di Albignasego, 70 anni a giugno, era già stato candidato, sempre con le Lega nel 1998, durante l’amministrazione del sindaco Casale, ed era stato eletto nelle liste dell’opposizione. Dopo aver lavorato come operaio tornitore e per vent’anni come agricoltore, ormai cinquantenne si è laureato in Medicina: da diciassette anni lavora come medico di guardia per l’Usl 8 nel Trevigiano. «Non corriamo con il resto del centrodestra, ma da soli» dice «perché non hanno dato spazio ai partiti, ma alle civiche. Queste sono espressione del territorio ma poi, chiamate ad assumere decisioni su temi importanti, cosa scelgono se sono prive di una linea guida di partito?». Il programma parla di viabilità e di welfare con attenzione ai malati, alle famiglie in difficoltà e agli studenti, anche con l’idea di portare ad Albignasego una scuola superiore. Il Movimento 5 stelle candida anche quest’anno una donna: Bettina Rossella Clai, 47 anni, vive nel quartiere di San Tommaso col marito e i due figli. Dopo essersi diplomata al liceo classico ha frequentato la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Padova. Ha lavorato nell’amministrazione di una società di progettazione e installazione di segnaletica, prima di decidere di dedicarsi a tempo pieno alla famiglia, avendo così la possibilità di impegnarsi come rappresentante dei genitori e nell’attivismo in diverse associazioni (è membro del consiglio direttivo del Cheetah Conservation Fund Italia, che sostiene la conservazione del ghepardo). «Vogliamo progettare un Comune più vivo e meno dormitorio» sostiene Rossella Clai «con più verde e meno cemento, che pensi di più alle sue piccole e medie imprese e aiuti concretamente i propri giovani» . Tra i progetti ci sono la riqualificazione di piazza del Donatore e degli impianti sportivi. Il quarto candidato è appunto il vicesindaco uscente Filippo Giacinti, che corre sostenuto dall’appoggio di cinque liste: Giacinti Sindaco, Barison Sindaco, Città di Albignasego, Albignasego dei Cittadini e Veneto Libertà. Quarantun anni, avvocato, si propone in continuazione con l’operato dell’amministrazione avviata da Barison. «Ci presentiamo con un programma che non è un libro dei sogni, ma un elenco di opere già finanziate e quindi attuabili in tempi celeri» annuncia Giacinti «tenendo sempre come principio cardine i quartieri, che devono essere a misura di famiglia, e il sostegno sociale ad ogni fascia di età».

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