Alessandro, il coraggio di essere come gli altri vale il 100 con la lode

Il ventenne di Reschigliano è affetto da sindrome di Down Ha ottenuto il voto più alto alla maturità del Newton-Pertini 
Alessandro Masiero, unico studente del “Newton-Pertini” con la lode
Alessandro Masiero, unico studente del “Newton-Pertini” con la lode





CAMPOSAMPIERO. È di Alessandro Masiero il voto più alto della maturità 2018 al “Newton-Pertini”: 100 e lode. Alessandro, 20 anni compiuti a gennaio, affetto da sindrome di Down, ha ottenuto il massimo dei voti con lode ed attestato, per il suo impegno, per la sua capacità di integrazione con i compagni della 5D e con tutto il personale della scuola e per la sua generosità dimostrati nei cinque anni del corso di studi ad indirizzo turistico.

L'esame

Un esame, il suo, che ha commosso l’intera classe, oltre i famigliari e gli amici. «Dopo gli scritti, nei quali ho preso tre “15”, all’orale ho portato una tesina» racconta Alessandro dal salotto di casa, in centro a Reschigliano, dove vive con papà Gianfranco, mamma Loredana ed il fratello maggiore Filippo, «Ho raccontato dei miei viaggi, del mio progetto di alternanza scuola-lavoro, dell’atletica. Alla fine, ho letto una lettera di ringraziamento a tutti e in particolare alla mia insegnante di sostegno, Fernanda Pierobon che mi ha seguito da vicino per tutti i cinque anni». Tutta la scuola, dalla presidenza agli insegnanti, dal personale non docente agli studenti, in questi anni si è affezionata ad Alessandro, un ragazzo sempre pronto ad aiutare gli altri ed a sorridere.

La scelta

«Prima di arrivare al “Newton-Pertini”, avevo scelto una scuola professionale per ragazzi con disabilità, ma non mi sono trovato a mio agio ed ho cambiato». Così, nell’istituto di via Puccini, Alessandro si è misurato con i ragazzi della sua età studiando le loro stesse materie, «inglese spagnolo, storia, italiano sono le mie preferite» precisa il giovane di Reschigliano che brilla anche nell’atletica, 100 metri piani, con medaglie in serie vinte ai campionati italiani. «Durante l’anno ho svolto servizio in ospedale, a Camposampiero, con un progetto della scuola: ero inserito come volontario di VoloVenti prima nei punti di informazione, poi nei reparti ad aiutare i pazienti: ero bravo ad aiutare a fare le barbe».

E ora? «Ora penso a riposarmi, poi a settembre decideremo: spero di poter lavorare in ospedale o alla scuola materna di Reschigliano». —


 

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