All’Allegri la scuola dei pompieri e la Dia 30 milioni per la cittadella della sicurezza

Una nuova cittadella della sicurezza grazie ai fondi del Recovery fund. È il piano su cui stanno lavorando il sindaco Sergio Giordani e il prefetto Renato Franceschelli che vogliono dare un futuro all’area dell’aeroporto Allegri dove, il prossimo 31 dicembre, sarà terminato il percorso di dismissione da parte dell’Aeronautica militare. Un’operazione da trenta milioni di euro circa e che manterrà invariata l’attività dell’aeroporto per i voli sanitari e di emergenza oltre alle attività di volo dell’ Aeroclub.
il piano
La dismissione renderà disponibili circa 42.000 metri quadrati che, se non occupati, si trasformerebbero in un enorme buco nero con inevitabili problemi per i rioni di San Giuseppe, Sacra Famiglia, Brusegana e Basso Isonzo. Per questo, alcuni mesi fa, la Prefettura si è fatta promotrice di un’iniziativa che ha coinvolto il ministero della Difesa, l’Enac, il Demanio, la Guardia di Finanza, la polizia, i carabinieri, i vigili del fuoco e l’amministrazione comunale. «Non è pensabile che dal prossimo anno l’area militare dell’aeroporto sia abbandonata al degrado», afferma Giordani, «sarebbe un problema per i quartieri limitrofi e per tutta la città». Per questo si è pensato di trasformare gli edifici dismessi in una grande cittadella della sicurezza. «I Vigili del fuoco», aggiunge il sindaco, «hanno individuato una parte del area come possibile sede del nord Italia della Scuola di formazione per allievi. L’area dispone sia di alcuni hangar da allestire per la formazione che di alloggi da destinare alla parte residenziale della scuola. Su questo progetto ho già espresso il mio appoggio al ministro per i rapporti con il Parlamento Federico d’Incà». Anche l’Enac vorrebbe disporre di uno spazio nell’area che potrebbe essere destinata ad una scuola di pilotaggio per droni. La Prefettura ha individuato in alcuni capannoni in disuso, in un’area dell’Aeronautica dall’altra parte di via Sorio, una possibile sede dove trasferire parte del proprio immenso archivio. Ma anche la Guardia di Finanza è interessata al possibile trasferimento delle due attuali sedi, nelle quali è in affitto all’interno dell’aerea militare dell’aeroporto. Stessa attenzione c’è da parte della Direzione investigativa Antimafia i cui uffici, oggi vicino alla stazione, sono anch’essi in affitto.
occhi sul recovery
«Non dobbiamo dimenticare», spiega a tal proposito Giordani, «l’opportunità che abbiamo di finanziare l’operazione attraverso il Recovery Plan. Per questo ho già interessato a questi progetti il ministro degli Interni Lamorgese, il ministro Cingolani, l’onorevole Alessandro Zan, il prefetto Laura Lega, a capo del Dipartimento Vigili del Fuoco, il capo del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco Fabio Dattilo e l’ex viceministro agli Interni Mauri che conoscono molto bene la nostra città. Naturalmente tutto in stretta collaborazione con il prefetto Renato Franceschelli. Seguirò da vicino e in prima persona questa partita che è fondamentale per la zona ovest della nostra città, nella quale con tale progetto vogliamo portare anche funzioni e servizi importanti per la nostra comunità, che avranno un riflesso positivo sulla vitalità dei quartieri limitrofi e che daranno uno stimolo alle attività economiche». —
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