Alle urne nel segno dei millennials
VIGONZA. Sono 219 gli aspiranti consiglieri comunali, 98 dei quali di genere femminile, distribuiti in 15 liste. Diversi i millennials, tre i neo diciottenni nati nel gennaio 1999, ma batte tutti Ilenia Lissandro che la maggiore età l’ha compiuta il 18 gennaio scorso. Il più “grande” è invece Guido Pistore, che ha 77 anni. Una dimostrazione che ci si può dedicare al proprio paese a qualsiasi età se se ne ha la volontà e la forza. Sarà comunque battaglia di whatsapp e mail, visto che ormai i santini sono passati di moda, per entrare nel parlamentino locale in quanto gli scranni sono 16, di cui 10 di maggioranza e 6 di opposizione. Serve dunque un numero molto alto di preferenze, cosa in cui riescono meglio i più esperti. Ma c’è sempre la variabile del simbolo, al quale le preferenze non servono. Sono tante anche le donne in lizza perché la legge parla chiaro: in ogni lista di 16 candidati consiglieri ne servono almeno 6. Ed ecco che Forza Italia ne schiera ben 9 e il Partito Democratico 8. C’è stata poi la corsa a inserire nelle proprie liste rappresentanti di tutte le 7 frazioni e delle 7 località, di nomi noti o prestigiosi che possano attirare voti e addirittura a far collocare il proprio nome in una posizione strategica così da essere individuato a colpo d’occhio. Sette liste sono state stese in ordine alfabetico: Cesare Paggiaro sindaco, Partito Democratico, Stefano Marangon sindaco, Vigonza Viva, Nunzio Tacchetto Marangon sindaco, Forza Vigonza e Movimento 5 Stelle. Le altre otto invece puntano su un capolista che li caratterizzi come l’Udc, Frazioni al Centro, Fare Grande Vigonza, Damiano Gottardello sindaco, Forza Italia, Lega Nord, #Giovani per Vigonza e Vigonza in Movimento.
Giusy Andreoli
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