All’Excelsior ora si parla russo

Come il President l’hotel passa a una società vicina a Putin, la famiglia Tognon:«Salvi i posti di lavoro»

ABANO TERME. I russi, dopo aver acquisito esattamente due anni fa l’Hotel President, mettono le mani anche sull’Hotel Excelsior. Ad Abano si parla russo e a farlo, oltre ai tanti turisti, sono gli imprenditori che compongono la società che nel giro di due anni ha acquistato ben due alberghi termali. La nuova proprietà, nelle mani di Irina Strzhalkovskaya, imprenditrice russa titolare di altre realtà alberghiere all’estero, dopo aver investito 12 milioni sull’Hotel President (5 stelle), ha messo sul piatto una cifra importante per acquisire dalla storica famiglia Tognon l’Hotel Excelsior, albergo a tre stelle situato in via Marzia. Ad annunciare la cessione è stata proprio Barbara Tognon, direttrice dell’Hotel Excelsior. «Dopo 35 anni abbiamo ceduto l’hotel a un’importante compagnia straniera che ha già strutture ad Abano e che non vuole essere menzionata», ha detto ieri l’ormai ex titolare dell’albergo di Abano, «La nostra famiglia rimarrà a collaborare all’interno dello staff. Io personalmente ricoprirò un ruolo importante all’interno del management, portando avanti anche il mio progetto Aquabios, psicomotricità d’acqua per i bambini disabili». Un’offerta irrinunciabile quella della famiglia russa con la volontà, sia da parte della famiglia Tognon che dei nuovi proprietari, di non svelare i dettagli dell’operazione. Operazione che dagli ambienti imprenditoriali aponensi è stata velocemente ricondotta alla proprietà russa, già titolare dell’Hotel President. «L’hotel avrà un respiro nuovo», analizza Barbara Tognon, «Tornerà ad essere un albergo a quattro stelle con servizi di alta qualità. Ci sarà continuità per tutto lo staff e per il personale. Ci fa onore che un gruppo così importante abbia manifestato interesse verso il nostro albergo. Siamo felici che il buon lavoro fatto dalla nostra famiglia sia stato notato e siamo anche felici di continuare, sotto altre forme, a dare un contributo concreto al nostro territorio». È stata proprio la famiglia Tognon a voler ufficializzare ieri il passaggio di proprietà. «Onde evitare il chiacchiericcio che già da un anno si protraeva abbiamo preferito dire noi come stavano le cose», svela la Tognon, «Da tempo girava questa voce e quando andavo a fare la spesa in tanti mi chiedevano se avevamo ceduto. Sembrava ci fossero scenari apocalittici di fronte e invece questa notizia serve a tranquillizzare gli animi. L’albergo è stato ceduto e avrà una sua continuità. L’operazione è stata portata a termine dallo studio dei commercialisti Vesco Giaretta di Vicenza lo scorso 19 febbraio. Oggi (ieri, ndr) è avvenuto il passaggio ufficiale di consegne. Partiranno già fin da ora i primi lavori di ammodernamento. I lavori più consistenti invece ci saranno in autunno». Voci di corridoio dipingono la proprietà russa molto vicina al presidente russo Vladimir Putin. Sempre indiscrezioni fanno sapere che la gestione dell’albergo possa essere stata affidata ad una società bulgara, collegata alla proprietà. E che l’idea dei russi sia di acquisire più avanti anche una terza struttura.

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