Allo stadio l’addio al camionista-tifoso

DUE CARRARE. È morto, a 10 giorni dal tragico incidente lungo l’A13, l’autotrasportatore modenese Fabrizio Cesaro, 41 anni, rimasto ferito alle 13 del 4 agosto poco prima del casello di Terme Euganee. Cesaro era alla guida del suo camion e viaggiava in direzione di Monselice. Assieme al quarantunenne c’era anche il padre Domenico, 66 anni. Poco prima del casello,il camion telonato dei Cesaro è uscito di strada, rovesciandosi lateralmente su un campo. I vigili del fuoco, accorsi con tre automezzi (tra cui un’autogru), hanno dovuto utilizzare cesoie, divaricatori e martinetti idraulici per liberare l’autista, rimasto intrappolato nella cabina. Il quarantunenne modenese è stato trasportato in condizioni molto gravi in ospedale a Padova e ricoverato in Neurochirurgia, dove si è spento venerdì notte. Padre di due bambini, Cesaro lavorava per la Porrini di Campogalliano (Mo). Era molto conosciuto in ambito sportivo per la sfrenata passione per la squadra di calcio della sua città, tanto da far parte del gruppo ultras delle Vecchie Brigate. I compagni di tifo si sono mobilitati da subito per la famiglia di Cesaro. Proprio per questo forte legame con i colori gialloblù, l’addio al padre di famiglia e tifoso sarà dato domattina allo Stadio Braglia di Modena. Qui, ai piedi della curva Montagnani che lo vedeva presente a ogni partita, si terrà un commiato prima della cremazione. Lo stesso Modena FC, società che oggi milita in serie B, ha dedicato al proprio ultras una nota, pubblicata nel sito internet del club: «Il Modena FC, nella persona del presidente Antonio Caliendo, dei componenti del consiglio di amministrazione, dei dirigenti e dei dipendenti, della squadra e dello staff tecnico, si stringe con affetto alla famiglia di Fabrizio Cesaro per l’improvvisa scomparsa dello storico tifoso gialloblu».
Nicola Cesaro
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