Altre 500 firme da Piazzola contro le trivelle sul Brenta

Sala gremita all’assemblea pubblica per opporsi al progetto regionale di nuove escavazioni Anche il Consiglio comunale unanime scende in campo al fianco dei comitati di protesta
Di Paola Pilotto

PIAZZOLA SUL BRENTA. Più di 500 firme per la causa del Brenta. È il primo contributo alla mobilitazione di tutela del fiume, promossa dai Comitati "Giù le mani dal Brenta" e "Gruppo Ambiente Carmignano". Il pacchetto di sottoscrizioni, che fa sfiorare le 4.000 firme per bloccare i lavori, è stato consegnato mercoledì sera in occasione dell'assemblea pubblica sui "progetti di devastazione" in atto nell'area golenale. Le firme sono state raccolte dai gruppi consiliari di opposizione, Insieme per Piazzola di Marilena Segato e Movimento Cinque Stelle di Sabrina Meneghello, che in momenti diversi avevano portato la questione in consiglio comunale: un ordine del giorno sulle azioni comuni da adottare è stato approvato all'unanimità venerdì sera. Ma la possibilità di firmare è ancora aperta, dal momento che il sindaco Enrico Zin, abbracciando la protesta popolare, ha messo a disposizione il comune per continuare la raccolta. A fare il punto sulla situazione, di fronte a una platea di 500 persone, sono stati i due referenti dei comitati, Giuliano Basso e Paolo Rigon, che partendo dagli anni '60 hanno ripercorso la storia delle escavazioni sul territorio e le conseguenze che hanno prodotto. Fino ad oggi, con il progetto di realizzazione di nuovi pozzi a Camazzole per il sistema acquedottistico veneto e con gli interventi di riparazione degli argini da Casoni a Piove di Sacco con 3 siti che ricadono a Piazzola. «Cinque nuovi pozzi golenali a sud sono inutili», hanno ricordaro Basso e Rigon. «Verranno estratti 100.000 metri cubi di ghiaia, che equivale al volume di roccia di tutto il Colosseo. A questi si aggiunge il primo intervento spondale a Santa Croce Bigolina con il sistema della compensazione: 232.000 metri cubi, che nel capitolato raddoppiano. Abbassare l'alveo è la cosa peggiore e si continua a farlo». Tra il pubblico, oltre ai rappresentanti dei Comuni di Carmignano e Fontaniva, anche gli ultimi ex sindaci di Piazzola tra cui Dino Cavinato, che ha vissuto direttamente le vicende della cava Carbogna e le battaglie sulla cava Passaia e Bastianello. Tutti compatti si sono dati appuntamento alla trattoria Ceo Pajaro di Fontaniva per sabato 7 maggio, con la marcia lungo il Brenta. Ma prima c'è un altro appuntamento, su iniziativa del vicesindaco reggente di Cittadella Luca Pierobon: l'incontro con i sindaci di mercoledì 4 maggio alle 20.30 in palestra a Santa Croce Bigolina, dove interverranno gli assessori regionali Gianpaolo Bottacin e Giuseppe Pan. «Con i comitati e 10 sindaci possiamo farcela a fermare le ruspe», ha concluso Rigon. Tre sono già sicuri, Carmignano, Fontaniva e Piazzola. Ora tocca far la conta con gli altri comuni per vedere da che parte stanno.

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