Altri alberghi in crisi a Montegrotto Terme

MONTEGROTTO. Si profilano altre situazioni di crisi per gli alberghi termali, tutte a Montegrotto. Nei prossimi giorni si terrà un incontro con i sindacati per decidere la sorte dei lavoratori dell’hotel Terme Imperial. L’azienda di via Pio X impiega una trentina di lavoratori e dovrà procedere a una riorganizzazione strutturale che prevede alcuni esuberi.

«La società di gestione dell’albergo (“Nuova Residenza agli Eucalipti”, ndr) è in liquidazione», spiega Francesca Pizzo di Fisascat Cisl, «e i lavoratori passeranno in capo alla società che detiene la proprietà delle mura (la “Residenza agli Eucalipti”, ndr). A quel punto sarà aperta una procedura di mobilità, ma faremo il possibile per contenere il numero degli esuberi».

Intanto non ci sono novità per i 21 dipendenti dell’hotel Monaco che sono a casa dallo scorso giugno e rischiano di non vedersi accreditare le mensilità di cassa integrazione. Gli eredi di Giorgio Albertin, lo storico titolare dell’albergo mancato nel 2011, dovevano reperire un consulente del lavoro per il caricamento dei dati. «Non li abbiamo più sentiti e al momento nessuno sta caricando le domande di cassa integrazione perché con il vecchio consulente c’erano dei problemi legati al pagamento», aggiunge Francesca Pizzo.

Qualche novità appena un po’ positiva c’è invece per l’hotel Mondial. La Hope Farm srl ha annunciato alle sigle sindacali di voler ritirare la procedura di cessazione attività avviata lo scorso gennaio purché il commissario giudiziale della Mondial srl (società che ha in capo le mura) garantisca la presenza delle licenze. Quello della mancanza di autorizzazioni e licenze è uno dei problemi che ha portato alla chiusura anche dell’hotel Bertha. In questo caso i lavoratori coinvolti stanno attendendo la sentenza del giudice Caterina Zambotto in merito all’istanza di fallimento presentata nei confronti di Somnia srl, la società di gestione di Antonio Ramundo.

Insomma, rispetto alla vicina Abano, Montegrotto rischia di pagare un prezzo più salato alla crisi del turismo termale.